La sospensione delle multe ai No Vax è stata prorogata per altri sei mesi
La sospensione delle multe ai No Vax è stata prorogata fino al 31 dicembre. Uno slittamento di ulteriori sei mesi delle sanzioni per chi ha violato l'obbligo di vaccinazione contro il Coronavirus, previsto da un emendamento al decreto Milleproroghe presentato dal leghista Alberto Bagnai e approvato in commissione alla Camera. Le opposizioni hanno protestato: "La destra ripaga i voti No vax con una proroga che è un doppio schiaffo. A chi si è vaccinato e pure a chi non lo ha fatto e ha pagato una multa", ha detto Marco Grimaldi dell'Alleanza Verdi e Sinistra.
Insomma, in commissione Bilancio e Affari costituzionali non sono mancate le tensioni sul voto all'emendamento: l'opposizione ha chiesto la votazione nominale, è scoppiata la bagarre e la seduta è stata sospesa. Quando è ripresa l'emendamento è stato votato e – come hanno spiegato alla stampa fonti parlamentari – sarebbe passato per otto voti e senza la partecipazione del capogruppo di Forza Italia in commissione, Paolo Emilio Russo.
"Ore 23. Combattiamo una battaglia contro l’emendamento 4.2 Bagnai (un nome una garanzia) che rinvia per l’ennesima volta le multe per chi se n’è fregato della scienza e non si è vaccinato durante il Covid. Tra l’imbarazzo anche di una parte della maggioranza, quella che non ha venduto tutta l’anima al cialtronismo e al populismo", ha commentato sui social il deputato di Italia Viva, Luigi Marattin.
Sempre Grimaldi, poi, ha sottolineato anche la questione economica: "A ricevere la comunicazione dall’Agenzia delle entrate per l’avvio del procedimento della sanzione, che vale 100 euro a testa, sono già 1,7 milioni di persone. Questo significa che lo Stato ha già messo in conto di incassare più di 150 milioni di euro". Il deputato ha quindi concluso: "Le urla e le minacce di Fratelli d’Italia durante i lavori di Commissione sono una indecenza che si aggiunge alla gravità di questa norma".
In particolare, dai banchi dell'opposizione, sono state denunciate "minacce" da parte del deputato di Fratelli d'Italia, Paolo Trancassini. Inoltre, sempre secondo i racconti dei presenti, particolari tensioni ci sarebbero state Igor Iezzi della Lega e Leonardo Donno del Movimento Cinque Stelle, che si era avvicinato ai banchi della maggioranza. Proprio Iezzi ha commentato, alla ripresa della seduta: "È una serata complicata, come spesso succede in commissione, ma quello che abbiamo visto supera le regole di questa attività e del ruolo che abbiamo. Non è accettabile che un collega si permetta di venire qui a minacciare altri membri della commissione". Donno, da parte sua, ha replicato: "Stigmatizzo il comportamento di un questore della Camera dei deputati che si permette di minacciare colleghi, dicendo ‘state facendo una pagliacciata, non vi passo nessun emendamento'. È inaccettabile. Io non minaccio nessuno. Il collega Ziello mentre alzavo la mano richiamando l'attenzione, diceva: ‘quel dito se lo può mettere nel culo'. Mi sono avvicinato per dirgli di non usare queste parole. Se si è sentito minacciato… Poi il collega Iezzi si è agitato e non so perché".