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Caos a Torino in Piazza San Carlo

La sindaca di Torino, Chiara Appendino, condannata a 18 mesi per la tragedia di piazza San Carlo

Condanna di un anno e sei mesi per i 5 imputati del processo sui fatti di piazza San Carlo. Tra di loro anche la sindaca di Torino, Chiara Appendino. In seguito alla calca che si creò in piazza durante la proiezione sui maxi-schermi della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid persero la vita due persone.
A cura di Stefano Rizzuti
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La sindaca di Torino, Chiara Appendino, è stata condannata per i fatti di piazza San Carlo. La condanna è arrivata nel processo con rito abbreviato. Il pm Vincenzo Pacileo aveva ribadito, durante l’udienza, la proposta di condannare gli imputati, tra cui c’è anche la sindaca di Torino. Secondo il pm Appendino non ebbe in quell’occasione solamente un ruolo politico ma anche “gestionale”. La condanna per la sindaca di Torino è a un anno e sei mesi.

Appendino: rispetto decisione, ma non nascondo amarezza

Dopo la sentenza la sindaca ha commentato: "Accetto e rispetto la decisione del giudice, soprattutto per il ruolo istituzionale che ricopro. Non posso nascondere una certa amarezza, perché c’è un sindaco che paga per un gesto folle di alcuni ragazzi già condannati. Quello che è accaduto quel giorno è un dolore che porto con me e lo porterò sempre, lo porto io e lo porta la città. Le decisioni processuali non incidono sul lato personale. Attendiamo le motivazioni ma sicuramente procederemo con l’appello". Il suo legale aggiunge: "Aspettiamo le motivazioni della sentenza, senza non possiamo dire nulla. Siamo abituati a rispettare le sentenze, devo dire che questa situazione la accettiamo un po’ con fatica perché la sindaca ha dato un patrocinio a una manifestazione, punto. La responsabilità di posizione non è tanto di ordine penalistico, ma di altri ordini. Non so perché ci sia tanta corsa a voler fare il sindaco che diventa il mestiere più pericoloso in assoluto, perché non credo che sia giusto che un fatto imprevedibile debba essere pagato da chi ha deciso con un atto politico che una manifestazione si poteva fare".

La tragedia di piazza San Carlo per la finale di Champions

Gli imputati nel processo sono 5 e per tutti loro la condanna è stata a 18 mesi. Si tratta, oltre che di Appendino, di Angelo Sanna, Paola Giordana, Maurizio Montagnese ed Enrico Bertoletti. La sentenza di primo grado del tribunale di Torino, emessa dal giudice Maria Francesca Abenavoli, riguarda il processo sulla calca che si scatenò in piazza San Carlo il 3 giugno 2017. Quella sera in piazza a Torino c’erano migliaia di tifosi per la proiezione, sul maxi-schermo, della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid: alla fine i feriti a causa della calca furono 1.690, mentre le vittime furono due: Erika Pioletti e Marisa Amato.

Il processo alla sindaca di Torino Appendino

Il caos si creò a causa di quattro ragazzi, condannati in via definitiva a oltre dieci anni di carcere, che spruzzarono dello spray urticante per rubare degli effetti personali. La condanna oltre che per la sindaca è stata inflitta anche all’ex questore Angelo Sanna, al dirigente di Turismo Torino (che si occupò dell’organizzazione dell’evento, Maurizio Montagnese, all’ex capo di gabinetto del Comune, Paolo Giordana, e a Enrico Bertoletti che si occupò della parte della progettazione. Tutti gli imputati avevano scelto il rito abbreviato. L’accusa nei loro confronti era quella di disastro, omicidio e lesioni colpose. Altri nove rappresentanti del comune e delle forze dell’ordine verranno invece giudicati attraverso il rito ordinario. Il procuratore aveva chiesto un anno e otto mesi per Appendino, 2 anni per Giordana, un anno e sette mesi per Montagnese, un anno e otto mesi per Sanna e tre anni e sei mesi per Bertoletti.

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