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Covid 19

La Sicilia verrà divisa in quattro zone di rischio: restrizioni su base contagi e vaccinazioni

La Sicilia metterà in campo un modello che suddivide la Regione in quattro diverse zone di rischio non solamente in base all’incidenza dei contagi, ma anche della copertura vaccinale dei singoli comuni. Le restrizioni verranno introdotte in maniera differenziata in base al tipo di rischio: bassissimo, basso, medio e alto.
A cura di Stefano Rizzuti
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Dividere la Sicilia in quattro fasce di rischio in base al numero di contagi, ma anche alla percentuale di popolazione che ha completato il ciclo vaccinale. Questo è quanto dice il parere elaborato dal Comitato tecnico-scientifico per l’emergenza Covid in Sicilia: l’obiettivo è proporre un modello operativo territoriale che preveda interventi mirati per il contenimento del virus. Diventa fondamentale, quindi, anche l’adesione della popolazione alla campagna vaccinale per capire se mettere in campo limitazioni più stringenti. Secondo il Cts, come spiega una nota della Regione, dovrebbero finire in zona ad alto rischio i comuni e le province in cui l’indice di contagio è maggiore a 250 casi ogni 100mila abitanti ma con copertura vaccinale inferiore al 70% della popolazione o inferiore all’80% degli over 60.

La situazione in Sicilia e le decisioni del Cts

In Sicilia il tasso di incidenza è attualmente superiore ai 95 casi ogni 100mila abitanti ma il tasso di ospedalizzazione non ha ancora superato i valori limite che fanno scattare la zona gialla. Nonostante un alto numero di casi, comunque, si registra un numero non altrettanto alto di ospedalizzazioni, il parametro più importante per stabilire le fasce di colore di ogni Regione. Per questo il Cts, presieduto da Salvatore Scondotto, sottolinea quanto sia importante raggiungere un’elevata copertura vaccinale. Da qui si pensa a una nuova strategia di contenimento, considerando quattro parametri: l’incidenza dei casi settimanali, la percentuale di vaccinati, il rapporto tra contagi e ospedalizzazioni, l’andamento dei ricoveri in relazione all’andamento nazionale e internazionale.

Le quattro fasce di rischio per i comuni siciliani

Nel modello oltre alla zona ad alto rischio si prevede anche quella a medio rischio, prevista con l’incidenza tra 150 e 250 contagi ogni 100mila abitanti e la copertura vaccinale inferiore al 70% del totale della popolazione o all’80% degli over 60. Rischio basso, invece, tra i 150 e i 250 contagi ogni 100mila abitanti ma con copertura vaccinale maggiore al 70% del totale della popolazione o dell’80% degli over 60, ma anche tra i 50 e i 150 contagi con copertura vaccinale superiore al 60% della popolazione o al 70% degli over 60. Infine il bassissimo rischio si ha in caso di incidenza inferiore ai 50 contagi settimanali ogni 100mila abitanti e con copertura vaccinale maggiore al 70%. In sostanza, questo vuol dire che sono a rischio i comuni in cui si supera la soglia dell’incidenza e si registra anche una scarsa adesione alla campagna vaccinale. Ulteriori misure di contenimento potranno essere introdotte in caso di difficoltà nell’attività di tracciamento.

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