La senatrice Conzatti (FI) passa con Italia Viva di Renzi: “Altri provano disagio nel partito”
"Ho deciso di accettare l'invito che mi ha rivolto Matteo Renzi di partecipare fin dal principio, senza attese e tatticismi, alla fondazione di Italia Viva". È l'annuncio della senatrice di Forza Italia Donatella Conzatti, ex Scelta civica. La parlamentare azzurra ha deciso di traslocare nel nuovo partito di Matteo Renzi, fresco di scissione dal Pd. Il simbolo del nuovo movimento verrà lanciato alla prossima Leopolda, il 20 ottobre, ma il nuovo soggetto politico che si sta formando in queste ore, e che punta a occupare uno spazio al centro, tra i moderati, è diventato subito un polo attrattivo anche per i delusi di altri partiti. L'addio di Conzatti è avvenuto in tempi record. Berlusconi, e i suoi fedelissimi, come Renato Schifani, si erano detti oggi sicuri del fatto che non ci fossero imminenti ‘fughe' dal partito.
"Una casa dei riformisti e dei liberaldemocratici – ha detto Conzatti – libera dalle contraddizioni interne mai risolte nel Pd e fieramente incompatibile con forze sovraniste che è ormai velleitario pensare di poter arginare con logiche diverse dalla contrapposizione politica".
"In assenza di novità politiche di rilievo, – ha aggiunto – sarei rimasta nel gruppo parlamentare di FI, dove ho trovato e conosciuto molte persone di grande spessore umano, politico e culturale, molte delle quali vivono con disagio non dissimile dal mio la crescente consapevolezza di non poter più arginare, ma ormai soltanto subire le posizioni di matrice sovranista e antieuropeista. In questo scenario è nato un nuovo progetto autenticamente europeista, popolare e liberale: tutto ciò per cui mi sono sempre impegnata in politica. Non posso che anteporre, a ogni altra valutazione tattica su rischi, opportunità e piccole e grandi paure, il coraggio di dare il mio contributo perché Italia Viva abbia successo".
La sua scelta è stata anche fortemente criticata dalla parlamentare Biancofiore, che l'ha definita "immorale": "Renzi, che proviene dalla Margherita come il suo fondatore Lorenzo Dellai, avrebbe dovuto interpellarlo prima di compiere il medesimo autogol che ho compiuto io, quando ho disgraziatamente ascritto, candidato e fatto eleggere Donatella Conzatti. Dellai mi disse pubblicamente: ‘sappiate che non fate un torto a lista civica nello sfilarcela che sarà un problema per voi'. Mai frase fu più profetica. La senatrice col suo fare apparentemente affabile, mieloso e accondiscendente ora passerà a seviziare anche Renzi e Italia Viva, appena la sua sfrenata ambizione non troverà soddisfazione".
"La senatrice infatti – ha detto ancora Biancofiore – non ha una linea politica, persegue una sola idea, se stessa al vertice di una qualsiasi formazione politica, anche della Lega se glielo consentissero. La Conzatti purtroppo ha un curriculum che ne evidenzia tutta la sua immoralità politica, saltellando da un partito all'altro incurante delle promesse fatte agli elettori che le hanno dato il mandato parlamentare grazie ad una precisa coalizione politica, il cui programma le era noto prima della candidatura. La senatrice di suo non ha infatti in voto anche se millanta che i voti sella lista civica di Monti in Trentino nel 2013 fossero o suoi e non di Dellai".
"Tradire gli elettori resta un pessimo comportamento, sempre. Nulla lo giustifica", ha scritto in un tweet il senatore di Fi Maurizio Gasparri.