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La Russia attacca Mattarella dopo il paragone tra Mosca e il Terzo Reich: “Invenzioni blasfeme e scandalose”

Il discorso di Mattarella a Marsiglia, in cui ha paragonato l’aggressione russa in Ucraina al progetto del Terzo Reich, ha scatenato una dura reazione di Mosca, che ha definito le sue parole false e offensive, e lo ha accusato di diffondere “invenzioni blasfeme”.
A cura di Francesca Moriero
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AGGIORNAMENTO:

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha definito le dichiarazioni del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, pronunciate durante una lezione all’Università di Marsiglia lo scorso 5 febbraio, "offensive, scandalose e del tutto false", accusandolo di diffondere "invenzioni blasfeme".

"È strano e folle sentire affermazioni del genere dal presidente dell'Italia, un Paese che sa bene cosa sia stato realmente il fascismo", ha dichiarato Zakharova. "Mattarella ha tracciato parallelismi storici scandalosi e falsi tra la Federazione Russa e la Germania nazista", ha detto. Secondo la portavoce russa, la Russia non può essere paragonata al Terzo Reich perché fu vittima dell'aggressione nazista e contribuì in modo decisivo alla sconfitta del nazismo in Europa: "Il nostro Paese è stato sottoposto a un attacco mostruoso da parte della Germania di Hitler”, ha aggiunto Zakharova."Ma il nostro Paese non solo è riuscito a cacciare il nemico dal suo territorio, ma lo ha anche riportato indietro fino a casa, distruggendolo. E allo stesso tempo ha liberato l'Europa dal nazismo e dal fascismo".

Secondo quanto si apprende da fonti del Quirinale, Mattarella ha fatto sapere di essere assolutamente sereno e rimanda alla lettura del testo pronunciato a Marsiglia.

Il discorso di Mattarella all'Università di Marsiglia

Il 5 febbraio 2025, durante una lezione all'Università di Marsiglia, il Presidente della Repubblica Mattarella, ha affrontato il tema delle minacce alla democrazia e alla pace in Europa, tracciando un parallelismo tra l'aggressione russa in Ucraina e l'espansione del Terzo Reich: "Fenomeni di carattere autoritario presero il sopravvento in alcuni Paesi; fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L’odierna aggressione russa all’Ucraina è di questa natura”, aveva dichiarato Mattarella. Il riferimento del capo dello Stato alla storia del Novecento non era casuale: "Spesso gli squilibri che affiorano hanno radici remote negli strascichi lasciati dai conflitti del passato. Oppure corrispondono a pulsioni, ad ambizioni di attori che ritengono di poter giocare una partita in nuove e più favorevoli condizioni, con l'attenuarsi delle remore rappresentate dalle possibili reazioni della comunità internazionale".

Il Presidente, nel suo discorso, aveva poi sottolineato l'importanza delle organizzazioni internazionali come strumenti per il mantenimento della pace e ha ribadito il ruolo dell'Unione Europea nella difesa della democrazia e dei diritti fondamentali.
"L'Europa non tradirà libertà e democrazia", aveva affermato, mettendo in guardia da quelli che ha definito i "neo-feudatari del Terzo millennio", riferendosi a soggetti che mirano a controllare risorse globali strategiche come il cyberspazio e lo spazio extra-atmosferico, minacciando la sovranità degli Stati.

Rampelli (FdI): "Mancanza di garbo istituzionale e diplomatico da parte della Russia"

"Troviamo una grave mancanza di garbo istituzionale e diplomatico che una portavoce di uno Stato estero attacchi così smodatamente il capo dello Stato italiano", ha dichiarato Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera dei deputati in quota Fratelli d'Italia: "L'Italia è una Nazione libera e sovrana nella quale il presidente rappresenta l'unità nazionale ed è garante della Costituzione. Tutte caratteristiche che difettano alla Russia che infatti ha invaso l'Ucraina proprio come fece a suo tempo la Germania nazista con la Polonia e poi con la stessa Unione sovietica. Era una guerra di conquista proprio come quella di Mosca per l'annessione del territorio ucraino, l'ipocrisia è un inutile orpello. Una verità solare quella del presidente Mattarella, nel merito e nel metodo", ha concluso.

Il presidente del Senato La Russa: "Dichiarazioni inopportune e fuori luogo"

"Trovo inopportune e fuori luogo le dichiarazioni rilasciate dalla portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova Al capo dello Stato Sergio Mattarella", ha scritto sulla sua pagina Facebook il presidente del Senato, Ignazio La Russa, sottolineando come il Presidente della Repubblica sia "custode dei valori della Repubblica e punto di riferimento della nazione". La Russa ha poi concluso il post: "rinnovo la mia stima ed esprimo la vicinanza mia personale e del Senato".

L'opposizione: "Attacco da Mosca tenta di inquinare il dibattito occidentale"

"L'inaccettabile attacco a freddo sferrato da Mosca contro il presidente Mattarella fa parte dell'infaticabile opera di mistificazione con cui la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova tenta di inquinare il dibattito occidentale: lo respingiamo con indignazione. Al presidente Mattarella tutta la nostra stima e solidarieta", a dirlo Enrico Borghi, capogruppo di Italia Viva al Senato, Davide Faraone, capogruppo di Iv alla Camera, Raffaella Paita, senatrice e coordinatrice nazionale del partito e Ivan Scalfarotto, responsabile Esteri di Iv.

"La mia solidarietà più chiara al presidente Mattarella per l'inaccettabile attacco da parte della portavoce del ministero degli Esteri russo che respingiamo con convinzione", ha scritto invece su X (ex Twitter) Lorenzo Guerini, deputato del Pd e presidente del Copasir: "Al presidente Mattarella rinnovo ancora una volta il mio ringraziamento e la mia piu' alta stima".

"Esprimo piena solidarietà al nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per gli intollerabili attacchi che gli sono stati rivolti dalla portavoce del Ministero degli Esteri russo" ha dichiarato in una nota anche il leader M5s Giuseppe Conte.

"È il giorno dei paradossi: il vice di Trump Vance vuole dare lezioni all'Europa sulla libertà e Mosca si permette di attaccare l'Italia nella persona del capo dello Stato", ha scritto su X (ex Twitter) Nicola Fratoianni di Avs. "Se c'è un momento per battere i pugni sul tavolo, cari sovranisti, è adesso".

Forti le parole di Riccardo Magi, segretario di Più Europa, che sul suo profilo X ha tuonato così: "Di blasfemo c'è solo l'invasione della Russia ai danni dell'Ucraina, di blasfemo c'è solo la morte e la distruzione che Putin ha portato ai confini dell'Europa. Noi stiamo con il presidente Mattarella, con la Costituzione italiana, la libertà, con Kiev e con la resistenza ucraina. Solidarietà al nostro Capo dello Stato".

"Siamo col Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, attaccato da un ignobile governo di dittatori", ha dichiarato poi Carlo Calenda, leader di Azione, sul suo profilo X (ex Twitter).  "L’onorabilità della Repubblica italiana è sempre stata difesa dal Presidente. Facciamo un invito a tutti i leader politici affinché si stringano attorno alla figura di Sergio Mattarella".

Giorgia Meloni: "Insulti da Mosca offendono l'intera Nazione italiana"

Sono arrivate anche le dichiarazioni della premier Giorgia Meloni: "Gli insulti della portavoce del Ministero degli Esteri russo, che ha definito "invenzioni blasfeme" le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, offendono l'intera Nazione italiana, che il Capo dello Stato rappresenta. Esprimo la mia piena solidarietà, così come quella dell'intero Governo, al Presidente Mattarella, che da sempre sostiene con fermezza la condanna dell'aggressione perpetrata ai danni dell'Ucraina".

Formentini (Lega): “Solidarietà al Presidente”

“La Lega, da sempre in difesa della sovranità nazionale, esprime solidarietà al Presidente”, ha commentato così Paolo Formentini, vicepresidente della Commissione Esteri della Camera, dopo la presa di posizione di Mosca.

Rizzetto (Fdi): "Zakharova presenti le sue scuse a Mattarella"

"La mia piena e totale solidarietà al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per l'attacco inappropriato arrivato dal governo russo" ha affermato in una nota Walter Rizzetto (FdI), Presidente della Commissione Lavoro della Camera. "Le dichiarazioni della portavoce del ministero degli Esteri russo sono assolutamente fuori luogo e prive di fondamento", ha aggiunto Rizzetto per poi concludere: "Il Presidente della Repubblica è garante della nostra Costituzione e simbolo dei nostri valori democratici. Auspico che la Federazione Russa comprenda il grave errore in cui è incappata la portavoce Maria Zakharova e presenti le sue scuse al Presidente Mattarella".

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