La Russa pensa a una mini-naja volontaria di 40 giorni: “Presto arriverà una proposta di legge”
Nessun ritorno alla leva militare obbligatoria, ma l'ipotesi di una mini naja volontaria di 40 giorni. Dopo la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, anche quello del Senato, Ignazio La Russa, torna sull'argomento. Il co-fondatore di Fratelli d'Italia, oggi all'adunata degli Alpini a Udine, ha detto: "L'addestramento in tre settimane non ci può essere, ma se lo portiamo a 40 giorni, che è il tempo con cui una volta il Car preparava la base di addestramento dei militari, allora 40 giorni potrebbero essere una legge che consente a chi lo vuole volontariamente di partecipare alla vita delle forze armate", ha detto.
Per poi fare riferimento a una proposta di legge approvata anni fa, quando lui era ministro della Difesa, sulla cosiddetta min naja e raccontare che prima di essere eletto alla presidenza di Palazzo Madama fosse al lavoro proprio su un'altra proposta, dello stesso tipo. Oggi, ha poi proseguito La Russa, se ne starebbero occupando "colleghi del Senato". Il disegno di legge sulla mini naja, quindi, dovrebbe essere presentato tra poco.
L'obiettivo, ha detto ancora La Russa, sarebbe quello di "rimpinguare anche le associazioni d'arma, che senza la leva vanno naturalmente invecchiando fino a esaurimento, e nello stesso tempo consentire a tanti giovani che lo desiderano di far parte delle forze armate, esprimere il loro desiderio di onorare la patria con un servizio quanto meno di un certo breve periodo di tempo su base volontaria".
Insomma, quella della leva volontaria sembra la direzione verso cui punterà il governo, nonostante le numerose richieste delle Lega di Matteo Salvini di rendere il servizio militare nuovamente obbligatorio. Anche Meloni, interpellata sull'argomento, oggi aveva smentito che il governo stesse pensando di tornare all'obbligatorietà dalla naja, affermando invece di pensarla più come un'alternativa al servizio civile.
Non si sono fatte attendere le reazioni dall'opposizione: "Mentre gli studenti protestano per il caro affitti, i lavoratori lamentano salari drammaticamente bassi, il mercato del lavoro è bloccato, i ricercatori vedono diminuire sempre più i fondi destinati alla ricerca, quale idea migliore se non quella di rilanciare, come fa Meloni, la leva militare? Così dovremmo impiegare uomini dell’esercito per un finto addestramento ai volontari, spendere soldi per produrre munizioni e divise usa e getta. Un folle spreco di risorse pubbliche", ha commentato il segretario di Più Europa, Riccardo Magi. Per poi rilanciare: "Più che avventurarsi in queste proposte finto nazionalistiche, Meloni spinga perché si formi un vero e proprio esercito europeo, affinché l’Europa parli con una voce unica anche in campo militare".