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La Russa: “La sinistra deve abituarsi, non governa più. Merito di Berlusconi e di chi fondò il Msi”

Ignazio La Russa, intervistato da Libero, ha parlato della vittoria di Fratelli d’Italia alle ultime elezioni: “Berlusconi rese la nostra destra votabile per tutti, ma il merito va prima ai nostri padri, gli sconfitti della Seconda guerra mondiale, che accettarono la democrazia e fondarono il Msi”, ha affermato.
A cura di Luca Pons
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"La sinistra fatica ad abituarsi a una realtà nuova. C'è sempre stato anche durante la prima Repubblica, un sistema che garantiva alla sinistra di governare, almeno alcuni settori. Oggi non è più così". A dirlo Ignazio La Russa, presidente del Senato, in un'intervista a Libero. Oggi, ha affermato La Russa, "comanda chi vince, e non basta dire che siamo stati eletti dal popolo bue, come fa la sinistra quando perde. Perché il popolo ha sempre ragione, anche quando sbaglia".

Vittoria di FdI alle elezioni? "Merito di Berlusconi ma soprattutto dei nostri padri che fondarono il Msi"

Il successo di Fratelli d'Italia alle scorse elezioni, per la seconda carica dello Stato, è stato anche merito di Silvio Berlusconi. Lui rese "la nostra destra votabile da tutti" e creò "le condizioni perché gli elettori la sdoganassero". Ma soprattutto, il merito va "ai nostri padri, gli sconfitti, che dopo la Seconda guerra mondiale accettarono la democrazia e fondarono il Movimento sociale".

Tra questi c'erano anche numerosi esponenti del regime fascista e della Repubblica sociale italiana, come Giorgio Almirante (capo di gabinetto del ministero della Cultura popolare e segretario del comitato di redazione della rivista La difesa della razza) e Pino Romualdi (vicesegretario, tra l'altro, del partito fascista a Gimma, in Etiopia). La Russa non ha mai nascosto la sua reticenza a definirsi antifascista e nella stessa intervista ha detto che del fascismo vorrebbe parlare "con profondità storica, senza i paraventi dell'ideologia. Senza che nessuno possa tentare strumentalmente di mettere in dubbio il mio convinto attaccamento ai valori della nostra Costituzione". Più volte criticato per il contenuto e il tono dei suoi interventi, La Russa ha replicato: "Ma le sembra normale che l'opposizione pretenda di cambiare la maggioranza, cioè che un partito voglia cambiare il proprio rivale?".

Oltre ai fondatori del Msi, la vittoria alle scorse elezioni va poi attribuita "ad Alleanza nazionale, che diede alla destra una prospettiva di governo", ha continuato il presidente del Senato ripercorrendo la storia del suo partito. E, infine, "a noi di Fratelli d'Italia, che quando capimmo che il centrodestra di Berlusconi rischiava di diventare solo l'espressione parlamentare di Silvio, lo abbandonammo". Questi i passaggi con cui alle elezioni ha potuto vincere un partito che ancora porta la fiamma tricolore nel simbolo. "La fiamma nel simbolo di Fratelli d'Italia è una conseguenza. Ad accenderla è la fiamma che brucia nei cuori di tutti noi, quella della passione politica, che nasce dall'amore per l'Italia", ha aggiunto La Russa.

Forza Italia senza Berlusconi, "andrà tutto liscio fino alle europee"

Al contrario, il Pd e il centrosinistra hanno perso le elezioni perché hanno "perso memoria della propria storia e dei propri valori". La "crisi dem", per La Russa, è "dovuta alla presa di coscienza da parte del loro elettorato che il re è nudo. Mi spiego: specie negli ultimi anni, si è vestito di nulla e ora che forse servirebbe tirar fuori dal cassetto la sinistra, non sa dove l'ha messa, non la riconosce e non sa cosa mettersi".

Il senatore meloniano ha poi parlato di Forza Italia e del futuro che attende il partito di Silvio Berlusconi, ora che il suo fondatore e storico presidente è morto. "Io sono ottimista", ha detto, perché "c'è bisogno di Fora Italia". Infatti, ha sottolineato La Russa, "né la Meloni né Salvini, da quanto mi risulta, sono intenzionati a lanciare un'opa sul partito". Si tratta, però, di una pace temporanea: "Tutto filerà liscio, immagino fino alle Europee, quando ci si riconterà", ha concluso La Russa.

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