La Russa dice che chi ha imbrattato il Senato deve andare fare il volontario in Emilia-Romagna
Ignazio La Russa lancia la sfida agli attivisti per il clima di Ultima Generazione, che hanno imbrattato la facciata del Senato con della vernice arancione per attirare l'attenzione sulla questione ambientale. "Mi ero detto non contrario ad incontrare i ragazzi che sono imputati per avere imbrattato la facciata di Palazzo Madama, ma poi la richiesta non ha avuto seguito – ha detto la seconda carica dello Stato parlando con l'Ansa – E allora faccio una proposta: vadano per almeno una settimana da volontari in Emilia-Romagna e certifichino il loro attivo operare per spalare il fango e aiutare a eliminare i danni dell'alluvione".
Ma non finisce qui: la proposta è accompagnata anche da una sorta di ricompensa. "Sarà mia cura provare a convincere il Senato a ritirare la costituzione di parte civile nei loro confronti avendo dato prova di volere concretamente fare qualcosa per l'ambiente", ha spiegato La Russa. Insomma, la seconda carica dello Stato chiede agli attivisti di fare qualcosa di concreto aiutando le popolazioni colpite dall'alluvione. E se così fosse proverebbe a evitare che lo Stato gli vada a chiedere i danni. Anche se non si capisce come questo possa essere collegato al "fare qualcosa per l'ambiente", visto che anzi, i danni riportati in Emilia-Romagna sono una conseguenza del cambiamento climatico, su cui gli attivisti lanciano da tempo allarmi su allarmi. Al netto dei metodi più o meno condivisibili.
Proprio per i loro metodi, i tre attivisti che hanno lanciato vernice contro il Senato a Roma sono a processo con l'accusa di danneggiamento aggravato e rischiano fino a tre anni di carcere. Il procedimento a carico dei tre ragazzi, tutti poco più che ventenni, è cominciato la settimana scorsa. Hanno detto di non aver paura di finire in carcere, ma di vivere un futuro segnato dalla crisi climatica.