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La riforma del lavoro illustrata dal Ministro Fornero (VIDEO)

Il disegno di legge sulla riforma del lavoro che il Governo presenterà in Parlamento è stato illustrato dal Ministro Fornero. Tra gli aggiustamenti della prima bozza il reintegro per alcuni casi di licenziamento economico e la riduzione delle mensilità massime concesse come risarcimento.
A cura di Antonio Palma
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Il disegno di legge sulla riforma del lavoro che il Governo presenterà i Parlamento come è stato presentato dal Ministro Fornero. Tra gli aggiustamenti della prima bozza il reintegro per alcuni casi di licenziamento economico e a riduzione delle mensilità massime concesse come risarcimento.

Il disegno di legge sulla riforma del lavoro è pronto, il Ministro Fornero, in una conferenza stampa con Mario Monti , ha illustrato nel dettaglio il testo del ddl che è già stato trasmesso alla Presidenza della Repubblica per la firma di Napolitano e che ora dovrà passare in Parlamento per essere approvata definitivamente. Fornero, come anche il Presidente Monti , ha espresso fiducia che l’iter parlamentare sarà breve, grazie anche all’intesa raggiunta ieri sera con i leder dei partiti che appoggiano il governo in Parlamento. Il ddl presentato dalla Fornero non ha molte variazioni rispetto alla bozza presentata qualche settimana fa, la novità maggiore riguarda i licenziamenti per motivi economici per i quali in alcuni casi è prevista la reintegrazione.

Il contratto dominante è quello a tempo indeterminato – Per il Ministro la riforma del lavoro ha cercato di tener conto degli interessi di tutti e alla base c’è la necessità di creare un mercato del lavoro che riduca la disoccupazione.  Fornero ha confermato che il contratto dominante dovrà essere quello a tempo indeterminato, preceduto da un periodo di apprendistato, ma che è importante una modifica dell’articolo 18 perché “non si può blindare più il lavoratore ad un singolo specifico posto di lavoro”. Il Ministro ritiene non solo importante combattere il dualismo tra coloro che sono eccessivamente garantiti e coloro che non hanno alcuna forma di garanzia, ma anche cercare di contrastare “la flessibilità cattiva”  e rendere più oneroso il contratto a tempo determinato.

Ammortizzatori sociali per tutti – Per quanto riguardo gli ammortizzatori sociali Fornero ribadisce che rispetto a quelli attuali la nuova Aspi, l’assicurazione sociale per l’impiego, sarà migliore. I nuovi ammortizzatori infatti precisa il Ministro saranno per tutti, anche se avranno una durata inferiore rispetto a quelli attuali, questo  perché “bisognerà lavorare sul reinserimento occupazionale e non sull'abbandono a se stessi dei lavoratori in cambio di un'indennità protratta magari per anni”.

Possibilità di reintegro anche per i licenziamenti economici – Fornero poi si è soffermata a lungo sul vero nodo di questa riforma del lavoro, l’articolo 18, ricordando che tutte le economie che hanno basso tasso di disoccupazione strutturale sono quelle con maggiore flessibilità. Il Ministro ci tiene a precisare che se è vero che l’art 18 è stata una grande conquista, oggi il mondo è cambiato e non è possibile una forte rigidità in uscita che scoraggi gli investitori. Fornero ribadisce che la riforma prevede il reintegro nei casi di discriminazione, mentre per quanto riguarda il licenziamento per motivi disciplinari sarà il giudice, dopo una procedura di riconciliazione tra le parti, a decidere se reintegrare il lavoratore o indennizzarlo. Per i casi di licenziamenti economici, su cui c’erano stati i maggiori malcontenti nei giorni scorsi, si è trovato un compromesso in modo da far sì che il giudice non entri in campi che non sono di sua competenza, ma allo stesso tempo venga garantito il lavoratore. Praticamente solo se si manifesta insussistenza del motivo economico  il giudice  potrà entrare in campo e decidere per il reintegro, negli altri casi vale l’indennizzo. Quest'ultimo è stato abbassato e ora prevede un range  che va da 12 a 24 mensilità a seconda dei casi e in base a criteri precisi.

Fornero pronta a girare l'Italia per spiegare la riforma – Infine il Ministro Fornero nel rispondere ad una domanda sulla possibilità di tensioni sociali si è detta pronta ad accettare l’invito della Fiom ad andare a spiegare in giro per l’Italia la riforma del lavoro. Il Ministro è consapevole che nel Paese c’è malumore e quindi la possibilità di tensioni, ma chiarisce che la riforma dell’articolo 18 era importante per il nostro Paese anche per non fornire più alibi a tutti gli imprenditori stranieri, che lo vedevano come un ostacolo per investire in Italia, ma anche per quelli italiani che non avranno più scuse per “trasferire le loro imprese in Serbia come sta accadendo in maniera imbarazzante”.

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