"Ad Arcore ne vedi di ogni…ti devo briffare un attimo", sarà il tono di voce allegro e sguaiato allo stesso tempo, sarà l'inquietante vocabolario, sarà l'arrivismo e lo sprezzo del ridicolo, ma proprio non ci riesce di rimanere indifferenti dopo aver ascoltato le ultime intercettazioni telefoniche sul caso Ruby pubblicate in queste ore. Già, perché il favoloso mondo di Nicole e delle Olgettine è ormai destinato a diventare un vero e proprio cult, il ritratto di una generazione di fenomeni dell'arrivismo e del ridicolo. Un universo popolato di nani e ballerine, di maestrine sexy e dottoresse porno-soft, di ruffiani e "brutta gente". Il paradiso e la "desperetion più totale" nelle stesse stanze di Arcore, un tragicomico carrozzone dove giovani di belle speranze esibivano le loro "qualità" al vecchio (ma mai domo) "tombeur de femme". E la povera Nicole, che passa con la stessa disinvoltura dal palo della lap dance (niente di male, per carità) ai banchi del Consiglio Regionale della Lombardia (ecco, questo un po' dovrebbe farci incazzare invece…), costretta per giunta a dover sgomitare per ottenere il suo spazio, le giuste attenzioni. Insomma, proprio il minimo: una candidatura, magari una casa, qualche cosuccia per tirare avanti, sette-ottocentomila euro (in due sia chiaro). Ma non che sia tutto semplice, ci mancherebbe. Un cammino lungo e periglioso, una resistenza assidua, convinta, decisa. La vera resistenza dei nostri tempi. La Resistenza di Nicole Minetti.
In realtà ci piacerebbe tanto archiviare la questione sotto la voce "da cestinare", però a pensarci bene il modo migliore per andare "oltre" è sdrammatizzare e mostrare tutto il ridicolo della vicenda. E per raccontare cosa c'è di meglio della musica? Ecco dunque il video dei Revenaz Quartet, uno sguardo ironico e dissacrante su un'altra pagina "particolare" della storia recente del nostro Paese, sulla resistenza di Nicole Minetti e sulla sua missione (una mission come magari direbbe lei): briffare, briffare, briffare….