La proposta di Morani (Pd): “Obbligo green pass per entrare in Parlamento, politica dia l’esempio”
Green pass obbligatorio per accedere al Parlamento: è questa la proposta lanciata dalla deputata del Pd, Alessia Morani. “Ogni settimana migliaia di persone stanno insieme in un luogo chiuso per molte ore. Cominciamo noi a dare il buon esempio”, scrive su Twitter Morani rivolgendosi ai suoi colleghi di Camera e Senato. La deputata dem spiega in un’intervista a Fanpage.it la sua proposta, sostenendo che compito della politica è anche quello di dare un esempio e convincere la popolazione a vaccinarsi: “Per convincere un cittadino bisogna dare dei buoni esempi”. Per Morani “Salvini e Meloni devono mandare un messaggio” accettando questa proposta, anche per rimediare a quella che la deputata del Pd definisce “un’affermazione di una gravità estrema”, ovvero l’ipotesi di non vaccinare chi ha meno di 40 anni, come paventato negli ultimi giorni proprio da Lega e Fratelli d’Italia.
Perché propone di applicare il green pass per accedere al Parlamento?
Sono giorni in cui si discute di renderlo obbligatorio per accedere a eventi, luoghi di socialità, palestre, musei, bar. Credo che il Parlamento sia uno dei primi luoghi in cui applicare l’obbligatorietà del certificato verde. Ogni settimana, da inizio pandemia, noi ci riuniamo e non ci siamo solo quasi mille tra deputati e senatori, ma ci sono anche tutti i commessi, i dipendenti, gli amministrativi, i collaboratori, i giornalisti, quelli che lavorano al ristorante. Persone che ogni settimana stanno sotto lo stesso tetto per tantissime ore.Il Parlamento è un luogo essenziale durante la pandemia per prendere provvedimenti, si bloccherebbe anche tutta l’attività del governo senza l’apporto del Parlamento. In più in Parlamento non lavorano i giovanissimi, ci lavorano persone che hanno avuto possibilità di fare il vaccino o che stanno concludendo le vaccinazioni. Almeno in politica chi non è vaccinato lo fa per scelta personale. Servirebbe anche per dare un buon esempio.
La sua è solo una provocazione o una proposta concreta?
La mia è una proposta realmente applicabile, se noi diciamo che il green pass serve per accedere a un luogo come un cinema o un mezzo di trasporto pubblico, non vedo perché non serva il green pass alla Camera o al Senato, sono ragioni oggettive. In più credo che la politica debba essere un esempio, per convincere un cittadino bisogna dare dei buoni esempi. Credo che questo sia un modo anche per tranquillizzare chi può avere dubbi.
Il suo è anche un messaggio rivolto a chi, come Salvini e Meloni, esprime più dubbi su green pass obbligatorio e vaccinazioni?
La volontà non è tanto di mandare un messaggio a loro, quanto che loro mandino un messaggio al Paese. Serve l’immunità di gregge, che si raggiunge se da parte di tutti c’è la consapevolezza di questa necessità. Due leader di due partiti che sono insieme al 40% nei sondaggi devono assolutamente fare una campagna per le vaccinazioni. Altrimenti tutte le richieste di riaperture, lamentarsi per l’obbligo dei vaccini dei sanitari, significano che non vogliono uscire dalla pandemia perché da questa condizione da un punto di vista elettorale possano averne giovamento.
Cosa pensa delle posizioni di chi dice che non devono vaccinarsi gli under 40?
Si tratta di un’affermazione di una gravità estrema che dimostra una grande irresponsabilità, perché l’immunità di gregge si raggiunge quando c’è una presa di responsabilità da parte di tutti. Si rendono conto i ragazzi più giovani dell’importanza di proteggere se stessi e gli altri, se lo capiscono i ragazzi di 16 anni possono esserne consapevoli anche due leader di partito.
Lei è a favore del green pass obbligatorio per accedere a tutti i luoghi come i bar e dell’obbligo vaccinale per gli insegnanti?
Credo si debba arrivare all’obbligo per gli insegnanti come per i sanitari, perché non è possibile pensare a un nuovo anno in dad. Già prima della pandemia avevamo dei problemi e si sono aggravati. Credo che debbano avere l’obbligo di vaccinarsi, che ancora non c’è. Per il green pass obbligatorio, io sono stata una delle prime a dire di voler applicare il modello francese in Italia, con la certificazione per accedere in tutti i luoghi.