La proposta di Meloni: “Asili nido gratis, aperti fino a sera e anche in estate”
Lo definiscono il “più imponente piano di sostegno alle famiglie e alla natalità della storia d’Italia” ed è il primo punto del programma di Fratelli d’Italia presentato partendo da 15 priorità, 15 punti che mettono insieme tutte le proposte del partito guidato da Giorgia Meloni. E la prima priorità riguarda gli asili nido gratuiti ma anche aperti “fino all’orario di chiusura di negozi e uffici”. Ma non solo: l’idea è quella di tenere gli asili nido aperti anche nel periodo estivo grazie a “un sistema di apertura a rotazione” per facilitare la vita delle “madri lavoratrici”.
Il piano di sostegno alle famiglie di FdI prevede anche altre proposte, a partire da un “reddito infanzia” che preveda un assegno familiare di 400 euro al mese per i primi sei anni di vita di ogni minore a carico. Una proposta, così come le altre dei 15 punti, per il momento elencata solamente in un volantino che non spiega quanti soldi pubblici siano necessari per mettere realmente in campo queste misure e come recuperarli. Ancora, tra le proposte, ci sono la deducibilità del lavoro domestico e l’ipotesi di un congedo parentale coperto fino all’80%. Altra iniziativa proposta è quella di equiparare le tutele per le lavoratrici autonome e di incentivare le aziende ad assumere neo-mamme e donne in età fertile.
Ancora, le proposte di FdI si rivolgono anche alle aziende con l’obiettivo di tutelare maggiormente le madri lavoratrici, anche tramite la creazione nelle imprese di asili nido aziendali con incentivi statali. E, ancora, il partito della Meloni propone l’eliminazione dell’Iva sui prodotti per la prima infanzia. Più controverse le ultime parole del primo punto: “Difesa della famiglia naturale, lotta all’ideologia gender e sostegno alla vita”, affermazioni generiche che sono già valse molte contestazioni – soprattutto sui social – per il concetto di famiglia tradizionale che molti leader del centrodestra non rispetterebbero.
La difesa della sovranità nazionale
Il secondo punto del programma – ‘Prima l’Italia e prima gli italiani’ – riafferma la “difesa della sovranità nazionale” a scapito dei trattati Ue, come già chiesto da Salvini negli scorsi giorni, in contraddizione con Silvio Berlusconi. Si passa poi al terzo punto: ‘Priorità a sicurezza e legalità’. Un principio che si basa su un maggiore sostegno, anche economico, alle forze dell’ordine e alle forze armate. FdI propone anche la “costruzione di nuovi carceri”. FdI afferma di nuovo il suo netto no allo Ius Soli e chiede un maggiore controllo delle frontiere, ma chiede anche la “promozione di un piano internazionale d’investimenti in Africa per combattere fame e povertà e limitare la spinta all’emigrazione”.
Tutela dell'identità dal processo di islamizzazione
Particolare il quinto punto, la ‘Tutela della nostra identità dal processo di islamizzazione’. Una delle 15 priorità che prevede il “divieto di finanziamento di luoghi di culto da parte di stati fondamentalisti”, oltre all’idea di introdurre il “reato di integralismo islamico”. La Meloni propone anche l’istituzione dell’albo degli imam e l’obbligo di sermoni in italiano. Altro punto: “Nessun cedimento a chi vorrebbe eliminare i simboli della nostra tradizione cristiana, vietare il presepe o rimuovere i crocifissi dai luoghi pubblici”.
Meno tasse e meno burocrazia
FdI chiede anche di istituire un “tetto al numero massimo di alunni stranieri per classe” a scuola. In accordo con quanto già affermato da Berlusconi, FdI vuole meno tasse e meno burocrazia, da affiancare al “divieto di utilizzo di termini stranieri negli atti ufficiali e normativi”. Altro punto interessante riguarda il fisco: “Tetto alle tasse in Costituzione e calendario fiscale. Ogni nuova o maggiore tassa deve essere introdotta con un preavviso di almeno due anni”. FdI è contrario anche al tetto all’uso del contante introdotto negli ultimi anni, che il partito della Meloni vorrebbe abolire.
La difesa del made in Italy è centrale tra le proposte di FdI e si affianca a un rilancio dell’economia nazionale partendo dal Sud Italia. Proprio per il Mezzogiorno si pensa ad alcune misure: una “super deduzione per le aziende del Nord che aprono sedi secondarie nel Meridione” e “zero tasse per le imprese che operano nelle zone più disagiate”. A cui aggiungere l’istituzione di “tasse al 10% per i pensionati italiani e stranieri che spostano la residenza nel Sud Italia”.
Università di 4 anni e niente test d'ingresso
FdI mette al centro anche il sostegno a chi crea occupazione e la bellezza come punto cardine dell’identità italiana. La Meloni dice un secco no al reddito di cittadinanza proposto da altre forze politiche come il M5s, ma chiede una forma di contrasto alla povertà efficace, accompagnata da politiche sociali adeguate e dalla tutela della salute dei cittadini. Al centro dei punti di FdI ci sono anche i giovani (con la proposta di abolire i test d’ingresso all’università e un ciclo di studi universitari di 4 anni), l’ambiente e la tutela del territorio, ma anche l’istituzione di una nuova commissione parlamentare d’inchiesta sulle Banche. Infine, Fratelli d’Italia vuole una “riforma presidenziale della Repubblica con elezione diretta del capo dello Stato o del governo”, insieme al “superamento del bicameralismo perfetto e alla riduzione del numero dei parlamentari”.