La proposta di legge sulla castrazione chimica della Lega di Matteo Salvini
La Lega torna a chiedere la castrazione chimica per stupratori e pedofili. I terribili fatti di Palermo, con la violenza sessuale di gruppo che da giorni sta monopolizzando le pagine di cronaca nazionale, sono l'occasione, per Matteo Salvini, per ritirare fuori una vecchia battaglia della Lega: "Porteremo avanti in Parlamento il disegno di legge della Lega sulla castrazione chimica, chiedendo di calendarizzarlo in commissione per votare e approvare al più presto una proposta di buonsenso – ha scritto il vicepresidente del Consiglio sui suoi social – Se stupri una donna o un bambino hai evidentemente un problema: la condanna in carcere non basta, meriti di essere curato. Punto".
La proposta di legge a cui fa riferimento Matteo Salvini è quella presentata all'inizio della scorsa legislatura dalla Lega, a prima firma di Nicola Molteni. Questo è il testo integrale del primo e unico articolo, diviso in sei commi:
1. I condannati alla reclusione per i reati di cui agli articoli 609-bis, 609-ter, 609-quater, 609-quinquies e 609-sexies del codice penale possono essere sottoposti al trattamento farmacologico di blocco androgenico totale attraverso la somministrazione di farmaci di tipo agonista dell’ormone di rilascio dell’ormone luteinizzante (LHRH) ovvero di metodi chimici o farmacologici equivalenti.
2. Il trattamento farmacologico di blocco androgenico totale di cui al comma 1 è disposto previa valutazione da parte del giudice della pericolosità sociale e della personalità del reo, nonché dei suoi rapporti con la vittima del reato.
3. Il trattamento farmacologico di blocco androgenico totale è sempre disposto dal giudice nei seguenti casi: a) recidiva; b) qualora i reati di cui al comma 1 siano commessi su minori.
4. Nei casi di cui ai commi 1 e 3 il trattamento farmacologico di blocco androgenico totale è inserito in un programma di recupero psicoterapeutico, svolto a cura dell’amministrazione penitenziaria, che a tale fine si avvale dell’ausilio di centri convenzionati, pubblici o privati, che dispongono di professionisti specializzati in psicoterapia e in psichiatria.
5. Nel provvedimento che dispone la sottoposizione al trattamento farmacologico di blocco androgenico totale, il giudice deve indicare il metodo da applicare e la struttura sanitaria pubblica nella quale è eseguito il trattamento stesso.
6. Chiunque è stato riconosciuto colpevole, con sentenza passata in giudicato, dei reati di cui agli articoli 609-bis, 609-ter, 609-quater, 609-quinquies e 609-sexies del codice penale, può sempre chiedere di essere ammesso volontariamente al trattamento farmacologico di blocco androgenico totale di cui al presente articolo.
Gli articoli del codice penale sono quelli che riguardano la violenza sessuale e la pedofilia. In sostanza, con la proposta di legge verrebbe introdotta la castrazione chimica, ovvero il trattamento farmacologico di blocco androgenico totale. Deve essere il giudice a decidere se somministrare il trattamento, ma se si tratta di una recidiva o di violenza sessuale su minori, scatterebbe in automatico.