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La proposta di legge di Meloni: “Utero in affitto diventi reato universale, anche all’estero”

La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, comunica che la proposta di legge di cui è prima firmataria sull’utero in affitto ha iniziato il suo iter in commissione alla Camera dei deputati. In caso di approvazione, la maternità surrogata diventerebbe un reato universale, ovvero sarebbe punibile anche la sua applicazione all’estero da parte di un cittadino italiano.
A cura di Stefano Rizzuti
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La presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha annunciato che la sua proposta di legge “per rendere l’utero in affitto reato universale” ha iniziato il suo iter parlamentare alla Camera dei deputati. La leader di Fdi lo ha scritto su Facebook, spiegando che “inizia oggi in commissione Giustizia alla Camera l’esame della proposta di legge di Fratelli d’Italia per rendere l’utero in affitto reato universale, ovvero punibile in Italia anche se commesso all'estero. Avevamo presentato questa proposta nel 2018, finora era rimasta chiusa nei cassetti di Montecitorio ma finalmente prende il via la sua discussione”. Meloni è la prima firmataria della proposta di legge e ha spiegato ancora: “La maternità surrogata è la forma di schiavitù del terzo millennio, che umilia il corpo delle donne e trasforma i bambini in una merce. Mi auguro che tutte le forze politiche, al di là degli schieramenti e delle posizioni, vogliano condividere con noi questa battaglia di civiltà”.

Il post di Meloni su Facebook sulla proposta di legge

Il post su Facebook di Meloni è corredato da un’immagine, una grafica con la scritta: “Inizia alla Camera l’esame della proposta di legge di Fratelli d’Italia per rendere l’utero in affitto reato universale”. Il cartello utilizzato dalla leader di Fdi è corredato da una foto di un bambino che tiene il braccio davanti agli occhi per coprirli. Sullo stesso braccio si vede impresso, come se fosse un tatuaggio, un codice a barre.

La proposta di legge di Fdi sull’utero in affitto

La proposta di legge di cui Meloni è prima firmataria prevede la modifica al comma 6 dell’articolo 12 della legge 19 febbraio 2004, n. 40. Nel testo si dovrebbe aggiungere la dicitura: “Le pene stabilite dal presente comma si applicano anche se il fatto è commesso all’estero”. Il comma a cui aggiungere questa parte relativa all’applicazione anche all’estero recita: “Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro”. La proposta di legge di Fdi viene discussa insieme a quella, sostanzialmente identica, di cui prima firmataria è Mara Carfagna (Forza Italia). In questo caso la formulazione da aggiungere alla legge sarebbe: “Il reato di surrogazione di maternità è perseguibile anche quando è commesso in territorio estero da un cittadino italiano”.

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