La proposta di Giorgia Meloni: deputati a 18 anni e senatori a 25
L’Italia è uno dei paesi in cui si entra da più anziani nel Parlamento: la legge prevede che un cittadino per essere eletto debba aver compiuto 25 anni per la Camera e 40 per il Senato, a differenza di quanto accade nella maggior parte degli altri paesi del mondo. Il ddl costituzionale presentato dal Ministro della Gioventù Giorgia Meloni, approvato dal Consiglio dei Ministri, presenta la proposta di abbassare tale soglia di età, intervenendo sugli articoli 56 e 58 della Costituzione: 18 anni dunque l’età minima per entrare a Montecitorio e 25 per Palazzo Madama.
Le Camere, quasi all’unanimità, hanno accolto il disegno di legge e, sebbene i tempi previsti per l’approvazione saranno comunque piuttosto lunghi e ci sia bisogno di un’ampia convergenza tra maggioranza ed opposizione, il Ministro Meloni si è subito dichiarato molto ottimista al riguardo. L’età prevista dalla nostra Costituzione per poter usufruire del diritto di elettorato attivo è stata definita dalla Meloni una “barriera” che deve essere rimossa onde consentire ai giovani di avere un maggior peso nel mondo politico.
Naturalmente non mancano voci contrarie o contrariate: c’è chi sostiene che questa sia “una proposta gravemente penalizzante per i giovani e nata per renderli schiavi della politica padrona" come la deputata finiana Cristiana Muscardini; oppure chi, come la democratica Pina Picierno ,sostiene che questa legge sia in verità frutto del riciclaggio, operato da parte del Ministro, di una legge presentata dai giovani della Margherita dieci anni or sono.
Per lo più, comunque, il disegno è stato accolto con caloroso favore, giacché sembra di scorgere in esso un tenue tentativo di svecchiare la classe politica di un sistema come il nostro che dà, per di più, discutibili risultati quando cerca di approcciarsi al mondo giovanile, come ultimamente ci hanno dimostrato il Governatore della Lombardia Roberto Formigoni con il suo video di auto promozione o lo spot della campagna anti droga.
