La proposta di Forza Italia e Briatore: sospendere il reddito di cittadinanza in estate
Sospendere il Reddito di cittadinanza in estate. È questa l'ultima idea lanciata da Forza Italia sul sussidio pubblico per i più poveri, dopo che Italia Viva ha lanciato il referendum per abolirlo, con la raccolta firme a partire dal 15 giugno. Secondo la senatrice forzista Licia Ronzulli, nonostante l'apertura di Berlusconi al Reddito lo scorso novembre, si tratterebbe infatti di una misura che "uccide la competizione". Per questo motivo chiede di non concedere l'aiuto almeno per la stagione estiva, accompagnando la cosa con la reintroduzione dei voucher (fortemente ridimensionati nel 2017 poiché diventati uno strumento di sfruttamento) e l'abbassamento della pressione fiscale.
La stessa richiesta è stata fatta al governo qualche giorno fa dall'imprenditore Flavio Briatore, secondo cui "i giovani non vogliono lavorare nonostante gli stipendi siano alti”. Per Briatore l'esecutivo “avrebbe dovuto sospendere il sussidio da maggio a ottobre, in modo da dare la possibilità ai giovani di lavorare durante la stagione estiva. In questo modo lo Stato avrebbe risparmiato e magari ci sarebbe stato anche qualcuno che trovava lavoro per tutto l’anno”. Il sussidio, nella sua analisi, incentiverebbe il lavoro nero, ostacolando la ricerca di personale da parte delle aziende che offrono contratti in regola nella stagione estiva.
Il pressing contro il Reddito, poi, arriva anche dalla Lega, con Salvini che da mesi chiede di riformare lo strumento e il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, che ha lanciato l'allarme sulla mancanza di circa 300mila addetti per l'estate. Secondo l'esponente del Carroccio "qualcosa non quadra. Poi, come sempre, la verità sta nel mezzo: sicuramente vanno rivisti determinati sussidi che sono ostacolo e bloccano il mercato del lavoro". Tra i più ferventi oppositori del sussidio c'è poi Giorgia Meloni, che era arrivata addirittura a definirlo "metadone di Stato".
Per il leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte, invece, si tratta di una polemica lunare. A criticare il Reddito, dice il numero uno dei grillini, sono "privilegiati della politica, che guadagnano 500 euro al giorno e che vogliono togliere 400 o 500 euro al mese a chi non ha di che sopravvivere: è una barbarie politica".