La proposta della Lega per convincere i pensionati a trasferirsi al Sud Italia
L’obiettivo è quello di attirare i pensionati residenti all’estero a trasferirsi in Italia o semplicemente a tornare in Italia. Ma solo nelle regioni del Sud. E l’incentivo per convincerli è quello di ridurre notevolmente le tasse da versare allo Stato. La proposta della Lega è contenuta in un emendamento alla manovra a prima firma Bagnai, depositato in commissione Bilancio al Senato. Si prevede una tassazione ridotta con un forfait del 7% per i pensionati che sono residenti all’estero da almeno cinque anni. Questa speciale tassazione varrebbe, in caso di approvazione dell’emendamento alla legge di Bilancio, per chi decidesse di trasferirsi per la pensione in Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise e Puglia. L’idea è quella di replicare il cosiddetto modello Portogallo, già ipotizzato come auspicabile dal vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, in estate. Le eventuali maggiori entrate che deriverebbero da questa misura sarebbero destinate all’istituzione di poli universitari tecnico-scientifici nel Mezzogiorno.
La proposta di Salvini
Ad agosto l’idea era stata lanciata proprio da Matteo Salvini. Durante un comizio in Calabria aveva ipotizzato la possibilità di favorire il trasferimento dei pensionati al Sud Italia. Un concetto poi reiterato su Twitter. “Ci sono migliaia di pensionati italiani che vanno in Spagna e Portogallo per non pagare la tassa su pensioni – scriveva allora –. Io penso che alcune zone del nostro Paese siano molto più belle, accogliente e ospitali. Proporrò una zona di esenzione fiscale anche in Italia”. Non si tratta proprio di una esenzione totale, stando alla proposta della Lega, ma sarebbe comunque una riduzione delle tasse notevole. L’idea da cui partiva Salvini è che una misura di questo genere “può attrarre nuovamente degli investimenti”.
La proposta di FdI
Sulla scia di quelle dichiarazioni di Salvini, Fratelli d’Italia ha proposto a settembre un disegno di legge per riprendere proprio il modello Portogallo, dove 80mila pensionati, tra cui 5mila italiani, si sono trasferiti negli ultimi anni incentivati dal mancato pagamento delle tasse. Anche in quel caso si trattava di una proposta per il Mezzogiorno, con la necessità di spostare lì la residenza. L’ipotesi allo studio era quella di una tassazione forfettaria agevolata di 6mila euro l’anno indipendentemente dal reddito, con un tetto di 2.500 euro.
La norma proposta da FdI, come spiegavano i suoi stessi esponenti, “tiene conto dell’esistenza di un fenomeno costantemente in crescita negli ultimi anni, ossia la ‘fuga' dei pensionati italiani verso paesi esteri in cui il costo della vita è minore, con ripercussioni negative anche sulla sostenibilità del nostro sistema previdenziale”. “Pensiamo di copiare il modello Portogallo – affermava la presidente del partito, Giorgia Meloni – che ha scelto di detassare le pensioni degli stranieri che si trasferivano a vivere sul suo territorio. Noi proponiamo la stessa cosa per le regioni maggiormente in difficoltà, ma belle come sono la Campania, la Sicilia, la Calabria e la Puglia. Pensiamo di poter essere molto competitivi per i pensionati facoltosi dall'estero”.