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La proposta del Pd per riformare i partiti

Pier Luigi Bersani ha illustrato le proposte dei democratici per riformare il sistema dei partiti. Per il leader del Pd “l’anomalia non è il finanziamento pubblico, ma il fatto che non ci sia una legge sui partiti”.
A cura di Alfonso Biondi
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Segretario del Pd

Pier Luigi Bersani pronto a riformare i partiti. Nel corso di una conferenza stampa terminata pocoo fa, il segretario del Partito Democratico ha presentato le proposte di legge del Pd sui partiti. Obiettivo: dare attuazione all'articolo 49 della Costituzione, quello che recita: "Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale". Assieme a Bersani anche il tesoriere Antonio Misiani e a Pier Luigi Castagnetti. Le proposte dei democratici riguardano la trasformazione dei partiti in associazioni con personalità giuridiche, la concessione dei rimborsi elettorali nel rispetto di alcuni vincoli statutari, la certificazione dei bilanci da parte di una società di revisione esterna e il controllo da parte della magistratura contabile.

"Partiti come curvatura della democrazia"- Bersani ha spiegato che il Pd è stato plasmato avendo bene in testa "una certa forma di partito" che prevede necessariamente l'attuazione dell'articolo 49 della Carta costituzionale. "Non pensiamo di fare la democrazia solo in un partito, ma in un assetto condiviso" ha sottolineato il segretario dei democratici, evidenziando che il Pd è" l'unico partito che è uscito del tutto da curvature personalistiche". Bersani ha poi spiegato che i democratici sono "affezionati all'idea di partiti come nervatura di una democrazia, i partiti sono un patrimonio comune: ci deve essere trasparenza nei bilanci e certificazione".  E sul sistema rappresentativo:  "Ha mostrato troppi limiti, dunque penso che sia il momento di fare una riforma elettorale, una legge sui partiti e così via".

"L'anomalia non è il finanziamento pubblico"- E sul finanziamento pubblico ai partiti, il segretario del Pd mostra di avere le idee chiare: "L'anomalia è che ci sia un finanziamento pubblico alla politica, o che non ci sia una legge sui partiti?" ha chiesto Bersani rivolgendosi alla platea di giornalisti e aggiungendo che "se l'anomalia è che ci sia un finanziamento pubblico alla politica, avremo un dibattito tra miliardari". Questo, però, non vuol dire che non ci sono difetti nel sistema di finanziamento ai partiti. Anzi. "C'è da cambiare e lo sappiamo" ha osservato Bersani, ribadendo che il cambiamento è proprio alla base della proposta formulata dal suo partito". Il Partito Democratico è pronto a pigiare sull'acceleratore e a cercare anche sponde negli altri partiti, come ad esempio l'Udc, che ha espresso posizioni simili al riguardo. "È credibile che in quest'anno si faccia una riforma elettorale e una legge di riforma dei partiti" ha concluso Bersani.

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