“La Procura di Roma non ha aperto alcun fascicolo su Arianna Meloni”: gli ultimi sviluppi del caso
Alla Procura di Roma non risulterebbe alcun fascicolo aperto su Arianna Meloni, sorella della presidente del Consiglio e responsabile della segreteria politica di Fratelli d'Italia. L'indiscrezione è stata riportata ieri sera dall'agenzia di stampa La Presse, che cita fonti qualificate della Procura romana. Al momento, riportano queste fonti "ben informate", non risulterebbero nemmeno degli esposti agli atti, che potrebbero portare all'apertura di eventuali verifiche dagli inquirenti. Anche La Stampa oggi scrive che alla Procura della Capitale non risulti alcun fascicolo aperto nei confronti di Arianna Meloni, per cui l'ipotesi rilanciata nei giorni scorsi di una presunta inchiesta per traffico di influenze sarebbe, alla fine, infondata.
Il caso era scoppiato nei giorni scorsi quando il direttore de Il Giornale, Alessandro Sallusti, aveva pubblicato un editoriale dal titolo "Vogliono indagare Arianna Meloni", in cui parlava di alcuni voci su un avviso di garanzia alla sorella della premier. Anche la stessa Giorgia Meloni aveva commentato, ritenendo "purtroppo" verosimile quanto riportato dal giornalista e affermando che si trattasse di "uno schema visto e rivisto, soprattutto contro Silvio Berlusconi" che adesso si stava abbattendo sulla sua famiglia.
Dalla maggioranza era quindi partito l'attacco contro un presunto complotto architettato da magistrati, giornalisti e chi più ne ha più ne metta: diversi esponenti del centrodestra avevano parlato di un preciso "metodo" per colpire un leader politico, affermando che esattamente tutto questo fosse già accaduto ai tempi del Cavaliere.
Ma al momento ai pm romani non risulterebbe aperto alcun fascicolo nei confronti di Arianna Meloni. L'opposizione, da parte sua, ha accusato la maggioranza di evocare minacce inesistenti per nascondersi dai problemi reali del Paese. Il senatore del Partito democratico Walter Verini, ad esempio, ha detto: "Governo e destre varie e lanciano ballon d'essai su inesistenti complotti contro le sorelle Meloni. Lo fanno con due obiettivi. Per occultare i problemi reali del Paese, quelli della vita quotidiana delle persone, cui questa destra non sa dare risposte. E per preparare il terreno a una strategia di attacco con pochi precedenti a presidi democratici e costituzionali come l'indipendenza della magistratura e la separazione dei poteri. C'è poi l'attacco all'informazione, al giornalismo d'inchiesta, ai controlli e ai contropoteri democratici".