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La Procura: “Arrestate Dell’Utri”. Ma lui è già latitante

L’ex senatore del PDL è fuggito in Libano. Oggi è stato emesso nei suoi confronti un ordine di custodia dalla Procura di Palermo.
A cura di D. F.
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Ore 14.09 – Dove si trova Marcello Dell'Utri? Nessuno sembra saperlo. L'ex senatore del PDL, nei confronti del quale è stato spiccato un ordine di arresto, potrebbe trovarsi in Libano. Secondo ambienti della Procura di Palermo, la scorsa settimana si trovava a Beirut; altre fonti invece sostengono che Dell'Utri non sarebbe mai arrivato in Africa. Quel che è certp è che i magistrati potrebbero richiedere al Ministero della Giustizia di attivare l'Interpol per le ricerche del latitante attraverso l'emissione di un mandato di cattura internazionale. L'ex senatore sarebbe irreperibile "sin dalla seconda metà dello scorso mese di marzo", riferisce la Dia di Palermo.

UPDATE: Marcello Dell'Utri latitante in Libano? Secondo gli investigatori, che da settimane seguono ogni suo movimente temendo che sarebbe potuto fuggire all'estero, l'uomo potrebbe trovarsi nel paese africano. L'ex senatore del PDL avrebbe due passaporti diplomatici e dal Libano sarebbe pronto a spostarsi in un altro paese. Da Beirut, tuttavia, hanno fatto sapere che Dell'Utri non è mai arrivato.

Un ordine di custodia cautelare è stato emesso nei confronti di Marcello Dell'Utri, ex senatore del PDL. A farlo è stata la Procura di Palermo, che in queste ore sta cercando l'uomo che però risulta irreperibile: con ogni probabilità si trova in un paese straniero. Il provvedimento è stato emesso in attesa della sentenza della Cassazione nel processo in cui è stato condannato a sette anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. Il pronunciamento della Corte è atteso per i prossimi giorni.

Secondo quanto riferisce La Stampa gli inquirenti ritengono che l'ex collabratore di Berlusconi si trovi in Libano, Repubblica Dominicana oppure Guinea Bissau. Già nel novembre scoso la Procura Generale aveva chiesto il divieto di espatrio: un'intercettazione ambientale, infatti, lasciava già presagire che Dell'Utri e i suoi familiari avrebbero potuto andare all'estero. La Corte d'Appello tuttavia aveva negato la richiesta per ben due volte, spiegando che per il reato di "concorso esterno" non sono ammesse mezze misure: quindi o il carcere o nulla.

La risposta della Corte d'Appello ha fatto sì che la Procura generale richiedesse una misura cautelare dietro le sbarre: a quel punto il provvedimento è stato eseguito, ma l'imputato risultava ormai sparito. L'8 novembre scorso, nel corso di un'intercettazione ambientale effettuata dalla Procura di Roma nell'ambito di un'inchiesta per riciclaggio di un'imprenditore calabrese, Dell'Utri parlava di un suo "trasferimento all'estero". Al titolare di un ristorante romano confidava  che la Guinea Bissau "è un Paese che concede i passaporti diplomatici molto facilmente… bisogna accelerare i tempi". Un'altra possibilità è quella del Libano: Dell'Utri, infatti, avrebbe di recente cenato con un importante personaggio candidato presidente del paese africano.

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