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Caso Fiorito

La prima notte in carcere per Fiorito. Ha preferito stare in cella da solo

Ha trascorso una notte tranquilla a Regina Coeli, Franco “er Batman” Fiorito”. L’ex capogruppo del Pdl alla Regione Lazio che ha intascato almeno 1,3 milioni di euro, ha preferito una cella singola.
A cura di Redazione
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Caso Fiorito

Caffè, latte e fette biscottate. Questa la prima colazione di Franco "Er Batman" Fiorito nella sua prima notte nel carcere romano di Regina Coeli. L'ex capogruppo del Pdl alla Regione Lazio è dietro le sbarre da ieri, dopo essere stato arrestato per peculato nell'ambito del'inchiesta sui fondi del partito che ha portato alle dimissioni della Governatrice Polverini. Secondo quanto scrive l'Ansa, Er Federale de Anagni è «su di tono psicologicamente», a dispetto anche di quanto affermato dalla madre ieri durante l‘acceso sfogo contro Barbara D'urso nel corso della trasmissione "Pomeriggio Cinque". Fiorito ha trovato la cella «di suo gradimento» meglio  e ringraziato il personale, incluso l'educatore (la persona che in questi casi fa le veci del direttore con i nuovi detenuti) a cui non ha fatto richieste particolari. Sebbene avrebbe potuto stare in un cella con altri carcerati – e nonostante ieri abbia detto che «in carcere troverà gente migliore di quella del PdL» – Er Batman ha preferito restare da solo. Ora si trova nel reparto riservato ai nuovi arrivati, in cui c'è pure Alexandro Vitalone, figlio dell'ex senatore Dc Claudio Vitalone, arrestato con l'accusa di stupro. L'Ansa riferisce anche che lo stato di salute di Fiorito è «abbastanza buono», considerando il peso eccessivo che gli provoca alcuni disturbi lievi.

«È un uomo forte, abituato alle battaglie e proviene dai ranghi dell’Msi dove era abituato a confrontarsi con grandi problemi. Non posso dire come stia concretamente perché andrò a parlargli più tardi» con queste parole Carlo Taormina, intervenuto ai microfoni del TgCom24, ha descritto lo stato d'animo del suo assistito Franco Fiorito. Sulle già citate battute dell'ex tesoriere del PdL a proposito dei suoi colleghi pidiellini alla Pisana, l'avvocato ha aggiunto: «sono state significative, al di là della fondatezza o meno delle affermazioni, ha detto di sentirsi tranquillo protestando anche la sua innocenza. Una protesta che ha valore dal punto di vista del sistema politico in cui Fiorito era inserito». Le parole di Taormina hanno poi fatto intendere che Fiorito rimarrà sulla linea difensiva aggressiva dei giorni scorsi: «i vertici del Pdl stiano attenti  -ha detto intervenendo ad Agorà sui RaiTre – perché i contributi regionali a volte tracimano». Secondo il legale i fondi che vengono indirizzati al gruppo della Pisana «oltre ad essere utilizzati per spese regionali, vanno altrove, anzi ovunque all'interno di un partito».

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