La previsione di Salvini: “Dopo Pasqua ci sarà rinascita sanitaria, economica e sociale”
Il leader della Lega, Matteo Salvini, punta a una vera e propria rinascita dell’Italia dopo la Pasqua. “Sono fiducioso perché da dopo Pasqua penso ci sarà la rinascita, non solo sanitaria ma anche economica, sociale, sportiva, culturale” del nostro Paese, afferma durante la puntata di Porta a Porta, in onda questa sera su Rai 1. Una rinascita che deve passare, secondo il segretario della Lega, anche per gli asili nido e le scuole elementari: “Io riaprirei il prima possibile gli asili nido, scuole materne ed elementari. Spero già dopo Pasqua, questo è un auspicio. I ragazzi delle medie e dei licei più o meno si autogestiscono, i bimbi invece no”.
Salvini parla anche del vaccino, assicurando che lo farà quando sarà il suo turno: “Ci mancherebbe altro, mi fido del mio medico e faccio quello che mi dice”. Ma sul tema dei vaccini il leader della Lega aggiunge anche altro: “Il dubbio che ci sia una guerra economica dietro alla storia dei vaccini non lo sollevo io ma lo sollevano in tanti: ci sono miliardi di euro in ballo, ci sono alcuni vaccini che costano due euro e altri che ne costano 25”. E sulla stessa questione non mancano le critiche all’Ue: “L’Europa, sul tema vaccini, ha fatto tanti di quei disastri che la metà basta. Per questo stiamo correndo col governo Draghi per una produzione italiana. A Bruxelles qualcuno ha sbagliato i contratti, gli ordinativi, gli appalti… qualcuno dovrà risponderne”.
Salvini parla anche di tematiche interne alla maggioranza di governo, come la proposta dello ius soli avanzata dal neo-segretario del Pd, Enrico Letta: “A riprova del fatto che lo ius soli è una legge non solo sbagliata ma inutile, gli ultimi dati disponibili del 2019 dicono che il paese europeo che ha concesso più cittadinanze in assoluto è l'Italia: 113 mila concesse a cittadini extracomunitari. Il nuovo segretario del Pd, in un momento di incertezza vaccinale, con le scuole chiuse, mette come priorità la cittadinanza veloce agli immigrati. Mi sembra fuori dal mondo, mi è sembrata una provocazione nei confronti del governo, di Draghi e della Lega”. Infine, Salvini risponde a chi gli chiede dell’ingresso nel Cts, con successive dimissioni, di Alberto Gerli: “Mai visto né conosciuto. Non l'ho mai incontrato. Mai nessuno della Lega l'ha suggerito. Qualche giornale lo ha scritto e ne risponderà”, risponde a chi gli chiede se fosse un nome in quota Lega.