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Elezioni europee 2024

La presidente del Parlamento Ue boccia l’alleanza tra popolari e conservatori alle prossime elezioni

La presidente del Parlamento europeo ha smentito di essere interessata alla guida della Commissione Ue nella prossima legislatura, poi ha chiuso a un’alleanza tra popolari e conservatori: “Tocca al centro dell’arena politica formulare soluzioni”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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La chiave per vincere le prossime elezioni europee non sarà una alleanza tra popolari e conservatori, a cui tanto si sta lavorando in Italia. Al voto che si terrà tra un anno, la convergenza sarà ancora verso il centro. L'attuale presidente del Parlamento Ue ne è sicura, e parlando con il Messaggero sottolinea: "Se i numeri rimarranno quelli di oggi, il Parlamento dovrà necessariamente continuare ad avere una maggioranza europeista radicata al centro. Coalizioni di altro tipo, a destra o sinistra, non sono possibili". E lancia un messaggio chiaro: "Avremo bisogno di tutti, dai popolari ai socialdemocratici, passando per i liberali, per assicurare la governabilità e scongiurare situazioni imprevedibili".

Nessuna alleanza a destra, insomma. Il patto che la maggioranza italiana vorrebbe stringere a livello europeo, secondo la presidente del Parlamento Ue – che fa parte dei popolari – non è una soluzione realistica. I conservatori guidati da Giorgia Meloni, pur sull'onda del consenso, non sono ben visti da una parte del Partito popolare europeo: "Tocca al centro dell’arena politica formulare soluzioni – dice ancora Metsola – Gli estremismi, invece, danno risposte semplici a domande complesse".

Il problema degli estremismi politici, secondo Metsola, non va ignorato: "Per troppo tempo abbiamo smesso di parlare agli elettori – continua la presidente del Parlamento Ue – ci sono molti europei per cui la migrazione è il tema numero uno, a loro dobbiamo dare delle risposte". Nella scorsa legislatura, "il Parlamento aveva approvato la sua posizione sulla riforma delle regole sulla migrazione, ma è mancato l’ok del Consiglio – aggiunge – Parliamo spesso di rimozione del veto lì dove ancora esiste, ma spesso capita sia difficile pure ottenere la maggioranza qualificata". Il Parlamento europeo "ha messo in piedi una posizione chiara, ma abbiamo bisogno adesso del Consiglio per definire una risposta comune".

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