La presidente del Parlamento europeo, Metsola: “Ue sopravviverà se lotteremo per lei e per le riforme”
"L'Europa è una scelta che i Paesi hanno fatto perché hanno capito che la nostra opportunità migliore è se siamo insieme. Il futuro dell'Europa lo stiamo scrivendo ancora oggi. Le nostre differenze e la nostra capacità di unirci sono ciò che ci rende forti". Lo ha detto la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, intervenendo all'evento "Europa Presente", a Napoli. Metsola ha proseguito comparando il Next Generation Eu al più grande pacchetto di aiuti dopo il Piano Marshall.
Roberta Metsola ha poi aggiunto: "L'Europa sopravviverà solo se lotteremo per lei, se ne capiremo e spiegheremo i benefici, se saremo capaci di attuare le riforme e di reinventare il nostro progetto. Da presidente del Parlamento europeo voglio incontrare quante più persone è possibile e parlare con i cittadini nelle città, nei comuni e nelle scuole di tutta l'Unione, spiegando soprattutto ai giovani che potranno votare per la prima volta l'anno prossimo che la nostra è un'Europa di soluzioni e non di retorica, dove contano la grandezza delle idee e la fermezza delle convinzioni. L'Europa vale la pena, non lasciate che nessuno vi convinca del contrario".
Pina Picierno, vicepresidente dell'Eurocamera, ha organizzato l'evento a Napoli. E ha detto: "Ci sono problemi antichi e nuovi, il Pnrr è nato proprio per ridurre le disuguaglianze in un momento di grande difficoltà, dopo la pandemia, l'aumento della disoccupazione e di ogni tipo di difficoltà", ha detto. "Il Pnrr ha come obiettivo proprio il riparare le diseguaglianze. Quella Nord-Sud e quella tra i generi, perché al Sud c'è un enorme problema di disoccupazione femminile, ma anche di diseguaglianze tra generazioni. C'è una generazione, quella dei ragazzi più giovani di noi, che vive la precarietà come condizione esistenziale, costretti ad andare via anche solo per immaginare un futuro degno di questo nome, per dare concretezza alla parola dignità. Questo è inaccettabile, per questo abbiamo immaginato dopo il Piano Marshall il più grande investimento di soldi pubblici mai realizzato. Questa è un'occasione che noi non possiamo perdere, non la può perdere il governo italiano, il nostro Paese il nostro Mezzogiorno", ha ribadito.
C'era anche l'ex ministro per gli Affari europei, Enzo Amendola, che ha annunciato che la prossima settimana il Partito democratico chiederà al governo, in sede di Parlamento, quali sono i progetti in cantiere e come superare insieme le difficoltà. "Bisogna fare presto perché i dati ci dicono che il divario Nord-Sud può ancora crescere e sempre a detrimento del Mezzogiorno. Tutte le risorse a disposizione del Sud, quelle del Pnrr, i fondi strutturali, vanno usate velocemente, lo chiediamo al governo perché il Sud ha bisogno di crescere. Devono crescere le imprese, il mondo del lavoro; e soprattutto la coesione sociale, che a livello nazionale sono messe a rischio con il progetto di autonomia differenziata. Il piano ha come terzo capitolo proprio la coesione territoriale perché il 40% di questi fondi devono essere usati al Sud, si deve ricucire il Paese ma per farlo ci vuole velocità e una straordinaria unione tra governo nazionale, Regioni e Comuni. E' quello che stiamo chiedendo, questi soldi non sono per il governo Meloni, come non erano per il governo Draghi, sono per l'Italia".