48 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

La povertà sanitaria è in aumento: oltre 400mila persone hanno chiesto aiuto per potersi curare

Oltre 400 mila persone costrette a chiedere aiuto alle realtà assistenziali per potersi curare: è quanto emerge dall’ultimo rapporto dell’Osservatorio sulla povertà sanitaria del Banco Farmaceutico.
A cura di Annalisa Girardi
48 CONDIVISIONI
Immagine

La povertà sanitaria avanza in Italia. Quest'anno oltre 400mila persone – precisamente 427.177 – hanno chiesto aiuto per potersi curare, rivolgendosi alle realtà assistenziali convenzionate con il Banco Farmaceutico in modo da ricevere gratuitamente farmaci e cure. Nel 2022 le persone in povertà sanitaria erano 386.253: l'aumento è quindi considerevole, del 10,6%. È quanto emerge dall'ultimo rapporto dell'Osservatorio sulla povertà sanitaria.

Nel documento si sottolinea come la spesa farmaceutica delle famiglie sia aumentata nel corso degli anni: "Per il quinto anno consecutivo, anche nel 2022 la spesa farmaceutica a carico delle famiglie ha registrato un aumento percentuale e assoluto rispetto alla spesa complessiva, che ha raggiunto i 22.470 milioni di euro, con un aumento del 6,5% rispetto ai 20.093 milioni del 2021", si legge.

E ancora: "Nel 2022 la spesa farmaceutica delle famiglie è stata pari al 44,1% della spesa totale (in costante crescita rispetto al 2017), pari a 9.919 milioni di euro (704 milioni in più del 2021, pari a una variazione del +7,6%) e a una spesa media annuale di 380 euro per famiglia". Nel report si sottolinea anche che all'aumento degli oneri a carico delle famiglie ha corrisposto anche una contrazione della quota a carico del Servizio sanitario nazionale che "che nel 2022 si è attesta sul 55,9%, malgrado l’aumento assoluto di 672 milioni di euro rispetto all’anno precedente (+5,6%)".

Negli ultimi sei anni, sottolinea il report, la spesa farmaceutica a carico delle famiglie è aumentata costantemente, paradossalmente anche quando la spesa complessiva rimaneva invariata o addirittura diminuiva. "La concomitante riduzione della spesa pubblica farmaceutica – dovuta all’introduzione di tagli e/o risparmi – è stata dunque interamente trasferita sulle spalle dei bilanci familiari. A sostenere di tasca propria l’aumento non sono solo le famiglie abbienti, ma anche quelle povere (per lo più iscritte regolarmente al SSN), che devono pagare interamente il costo dei farmaci da banco, non rimborsati dal SSN, a cui si aggiunge (salvo esenzioni) il costo dei ticket. È per questa ragione che centinaia di migliaia di persone indigenti si rivolgono ogni anno a enti caritativi", si legge ancora.

48 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views