La posizione della Lega: “Siamo con Draghi, ma solo con nuova maggioranza e governo senza M5s”
Avanti con Draghi, ma senza i Cinque Stelle: serva una nuova maggioranza e quindi un nuovo governo. È questa in sostanza la posizione emersa dall'intervento del capogruppo della Lega in Senato, Massimiliano Romeo, durante la discussione generale dopo le comunicazioni del presidente del Consiglio, Mario Draghi. "L'obiettivo è quello di salvare il Paese o salvare il campo largo progressista che è finito nell'inceneritore di Roma? Se l'obiettivo è quello di salvare il Paese, e io ne sono convinto, ci sono un paio di cose di cui prendere atto: in primis che il Movimento Cinque Stelle non fa più parte del governo di unità nazionale. C'è un'incompatibilità alla base: possiamo noi affrontare un'emergenza energetica con chi dice no ai rigassificatori? Non è possibile fare gli interessi del Paese con questi compagni di viaggio. Prendendo atto di questo, bisogna prendere atto anche che è nata una nuova maggioranza. Certo che serve costruire un nuovo patto, ma bisogna costruire una nuova maggioranza e un nuovo governo. Questo è quello che noi chiediamo. Con nuovi obiettivi, anche più ambiziosi visto che non ci sono più i Cinque Stelle", ha detto in Aula.
Da parte di Romeo non sono mancate le accuse al Movimento Cinque Stelle, ma anche al Partito democratico. È "facile dare la colpa" della crisi "al Movimento Cinquestelle, ma non possiamo far finta che il Pd non c'entri nulla o che la scissione del ministro Di Maio non abbia favorito le scelte di Conte", ha detto. Il capogruppo leghista quindi ha condannato "l'irresponsabilità politica di alcune componenti della maggioranza" e ha passato la parola nuovamente a Draghi: "Ci deve essere una grande discontinuità che solo la sua autorevolezza può dare. Quindi a questo punto la scelta spetta a lei".
Ma la Lega, ha sottolineato Romeo, rimane anche sempre pronta per andare al voto: "Il secondo scenario possibile, se non si verificasse quello che ho appena delineato sarebbe quello che qualche analista ha messo in evidenza ricordando il precedente Ciampi: Mattarella può sciogliere le Camere, respingere le sue dimissioni, lei resterebbe con pieni poteri e completerebbe il Pnrr e la legge di bilancio per mettere in sicurezza Paese e consegnare la parola agli italiani".