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Pensioni

La pensione anticipata a 64 anni introdotta nella manovra 2025 riguarderà solo 100 persone

La pensione anticipata introdotta in manovra, che consente di anticipare l’età pensionabile a 64 anni, cumulando gli importi del fondo complementare, avrà un impatto molto limitato: riguarderà, almeno all’inizio, un centinaio di persone, secondo la relazione tecnica della Ragioneria generale dello Stato che accompagna il testo.
A cura di Annalisa Cangemi
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La legge di Bilancio 2025, dopo il via libera della Camera in prima lettura, oggi approda al Senato per iniziare l'iter in commissione. Si prevede che l'ok finale alla manovra, almeno secondo i piani del governo, non arrivi oltre sabato 28 dicembre. E intanto si fanno i primi calcoli sulle misure che sono state approvate e sugli effetti che produrranno. Per quanto riguarda le pensioni, la novità che riguarda l'anticipo dell'uscita dal lavoro a 64 anni, cumulando gli importi del fondo complementare (ma solo se si hanno già 20 anni di contributi e se si è pienamente nel contributivo) avrà un impatto molto limitato.

La misura, introdotta grazie a un emendamento della Lega, interesserà soli un centinaio di persone, secondo la relazione tecnica della Ragioneria generale dello Stato che accompagna il testo. Sempre secondo la relazione, l'impatto della misura poi dovrebbe crescere gradualmente, interessando circa 600 soggetti all'anno alla fine del decennio considerato.

"Per effetto della disposizione in esame – si legge nella relazione – si potrà verificare un anticipo del pensionamento per la maturazione anticipata dell'importo soglia per accedere al pensionamento di vecchiaia, a seguito dell'aggiunta alla pensione pubblica maturata della rendita derivante dalla previdenza complementare. Tenuto conto della specificità dei soggetti in esame, della concomitanza per i soggetti a basso reddito della maturazione al diritto dei trattamenti pensionistici di natura assistenziale e delle relative integrazioni, del contenuto importo del valore soglia viene valutata in termini contenuti la numerosità di soggetti interessati, dell'ordine di un centinaio circa all'inizio del periodo per crescere gradualmente a circa 600 annui alla fine del decennio considerato, per un anticipo medio di circa un anno. Tenuto conto che per l'attuazione della disposizione sarà necessario un decreto attuativo, si valuta che dalla disposizione non derivino oneri per l'anno 2025".

Come funziona la pensione anticipata a 64 anni e quali sono i requisiti

Lo strumento per l'anticipo pensionistico introdotto con la legge di Bilancio permetterà alle persone che hanno iniziato a lavorare dopo il 1996, di sommare alla pensione maturata anche la rendita dei fondi pensione. In questo modo sarà più facile per loro raggiungere il requisito delle 3 volte l’assegno sociale, circa 1.600 euro, condizione necessaria per accedere all'uscita anticipata.

Al momento infatti la pensione anticipata a 64 anni con 20 anni di contributi è prevista per chi ha iniziato a lavorare dopo il 1995 e si trova quindi nel sistema contributivo. Questa possibilità è comunque subordinata al raggiungimento di un assegno pensionistico pari ad almeno tre volte l'assegno sociale (534,41 euro mensili), un traguardo molto difficile da raggiungere, anche perché proprio il governo Meloni lo scorso anno ha innalzato l'asticella dalle 2,8 volte previste dalla legge Fornero alle 3 volte.

Con l'emendamento approvato in manovra dal prossimo anno sarà possibile raggiungere questa soglia anche utilizzando la rendita maturata presso un fondo di previdenza integrativa. Tuttavia, saranno necessari requisiti contributivi più stringenti: 25 anni di contributi dal 2025 e 30 anni a partire dal 2030.

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