La passerella della nipote di Marine Le Pen a Lampedusa: “Ue ha abbandonato l’Italia”
La nipote di Marine Le Pen, Marion Maréchal, è arrivata ieri sera a Lampedusa, "per sostenere il popolo e il governo italiano" in quanto – ha commentato ai microfoni di Agorà su Rai3, "le frontiere italiane sono anche le frontiere di tutta Europa". Ex militante del Front Nationale, dall'anno scorso Maréchal si è unita a Reconquête, partito di estrema destra fondato da Éric Zemmour; è sposata con l'europarlamentare italiano di Fratelli d'Italia, Vincenzo Sofo. Ora si trova a Lampedusa e non fa mancare le critiche al governo francese per la gestione dei flussi migratori.
In un'intervista al Corriere della Sera, Maréchal ha spiegato di essersi recata sull'isola per "manifestare pubblicamente il mio sostegno all'Italia, abbandonata dal governo francese e dall'Ue davanti a questa emergenza migratoria, e per mostrare ai francesi la gravità della situazione, poiché le persone che oggi sbarcano da voi domani saranno da noi".
L'affondo all'Eliseo riguarda anche le Ong. Quando lo scorso novembre il governo francese aveva aperto i porti alla Ocean Viking, nave umanitari a cui l'Italia si stava rifiutando di assegnare un POS, secondo Maréchal Parigi aveva reso le Ong un pull factor: "Accogliendo platealmente la Ocean Viking nel momento in cui l'Italia cercava giustamente di chiudere i propri porti, si è trasformata in pull factor, cioè incita i migranti a partire", ha detto, nonostante questa teoria sia stata già più volte in passato smentita dai numeri.
La politica francese ha anche commentato la decisione della Germania, che ha sospeso i trasferimenti dall'Italia a causa di una forte pressione di domande di accoglienza (secondo l'Agenzia Ue per l'Asilo Berlino si fa carico di circa una domanda su tre di quelle presentate nel territorio dell'Unione) e ha detto: "La Germania ora si rifiuta di accogliere i migranti dall'Italia, ma per anni ha imposto a tutti gli Stati membri dell'area Schengen la sua folle politica migratoria, a partire dai milioni di immigrati accolti nel 2015 senza concertazione e poi sparpagliati nei Paesi vicini".
Sul giudizio alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, Maréchal afferma: "Credo che Giorgia Meloni stia facendo tutto il possibile di fronte a una crisi migratoria che ha delle caratteristiche inedite. Ma l'Italia oggi combatte purtroppo con armi spuntate dalle politiche portate avanti dalla maggioranza a Bruxelles e anche da una parte dalla giurisprudenza italiana che ha già mandato a processo Matteo Salvini per aver voluto chiudere i porti".
E conclude: "È ovvio che ciò obbliga Giorgia Meloni a cercare un'altra soluzione che per forza di cose passa da accordi a livello europeo. Ecco perché il prossimo anno dobbiamo tentare di cambiare la maggioranza europea, per permettere a governi come quello italiano di avere le mani libere". La questione delle alleanze europee, però, è complicatissima. E proprio la presenza di sua zia, Marine Le Pen, alla festa della Lega di domenica prossima ha agitato non poco le acque nella maggioranza.