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La parola d’ordine dell’estrema destra europea ora è remigrazione: e il summit potrebbe tenersi in Italia

Remigrazione sarà la parola d’ordine dell’estrema destra per il 2025. E il summit delle diverse formazioni che la promuovono potrebbe tenersi in Italia.
A cura di Valerio Renzi
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Remigrazione. Sarà questa la parola della destra globale in questo 2025. Si tratta dell'idea, o del piano, per rispedire da qualche parte i cittadini stranieri che vivono nei paesi europei. Non solo i migranti irregolari, ma anche i richiedenti asilo, i rifugiati e soprattutto i cittadini considerati inassimilabili: insomma in non bianchi, i musulmani, quelli che non sono strettamente utili a funzioni produttive irrinunciabili.

La parola d'ordine, che radicalizza ulteriormente le posizioni sul tema dell'immigrazione, non limitandosi all'idea che sia necessario fermare "l'invasione", ovvero mettere un freno ai flussi migratori, ma aprendo alla possibilità di espellere in massa chi già si trova nei paesi occidentali, per ricostruire una paesaggio "etnicamente" omogeneo.

Il termine è stato pronunciato da Donald Trump durante la campagna elettorale (provocando entusiasmo tra gli estremisti di destra), ed è stato ampiamente assunto sia dai tedeschi di Alternative fur Deutschland, che hanno rilanciato la parola d'ordine dopo la strage al mercatino di Natale di Magdeburgo, che dall'estrema tedesca austriaca dell'FPÖ che ora potrebbe guidare il nuovo governo dello stato alpino.

Ultimamente è stata scoperta anche dai politici della destra italiana. Ha parlato di remigrazione il capogruppo della Lega in Regione Lombardia Alessandro Corbetta ("è fondamentale iniziare a discutere seriamente di remigrazione, ovvero il rimpatrio dei clandestini e dei criminali nei Paesi di origine, ma anche di quegli stranieri che scelgono deliberatamente di non volersi integrare"), e poi lo ha fatto il sottosegretario alla Giusizia, Andrea Delmastro Delle Vedove di Fratelli d'Italia rilanciano un articolo de La Verità.

E sono diversi gli indizi che portano all'Italia per la prossima convention dell'estrema destra europea intitolata significativamente Remigration Summit 2025. A promuovere l'evento è in prima persona Martin Sellner, attivista austriaco che si definisce come un identitario, a cui è riconosciuto il "merito" di aver promosso e portato nel mainstream l'idea della remigrazione. A Sellner è stato impedito dalle autorità di tenere conferenze in Germania e Svizzera per le sue posizioni considerate neonaziste, ma potrebbe presto parlare in Italia, protetto dall'ombra del governo di Giorgia Meloni.

Se non è stato ancora resa nota la location della conferenza che si terrà la prossima estate, proprio per evitare mobilitazioni volte a impedirlo, sia il crowdfunding per realizzare il meeting che la vendita dei biglietti di partecipazione portano all'Italia. La raccolta fondi e la vendita dei ticket è stata aperta infatti da Andrea Ballarati, e fanno riferimento alle coordinate bancarie di Azione Cultura Tradizione, associazione di destra giovanile di Como.

Ma chi è Ballarati? Poco più che un giovane signor nessuno che ha agganciato però Sellner diventandone un collaboratore. Già militante di Gioventù Nazionale, l'organizzazione giovanile di Fratelli d'Italia, ha poi fondato la sua associazione di cui è leader e portavoce, partecipando lo scorso aprile alla manifestazione per la remigrazione convocata lo scorso aprile a Vienna, intervenendo anche nel comizio finale.

Andrea Ballarati e altri due militanti identitari a Milano dopo l'attentato di Magdeburgo con cartelli che chiedono la "remigrazione"
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