La Ocean Viking è arrivata al porto di Tolone: perché Italia e Francia stanno litigando sui migranti
La nave umanitaria Ocean Viking è arrivato al porto di Tolone, in Francia, e i migranti a bordo stanno cominciando a sbarcare. Ma questo non risolve le tensioni tra Parigi e Roma, anzi. Ieri sera il ministro dell'Interno francese, Gérald Darmanin, ospite del telegiornale di TG1, ha detto che "l'Italia è stata molto disumana" nella gestione della situazione e che "le autorità italiane non sono state neppure professionali perché hanno lasciato 20 giorni questa nave senza comunicare nessuna decisione".
L'Eliseo ha già annunciato conseguenze per l'Italia e il ministro dell'Interno ha confermato che 500 poliziotti francesi sono già stati schierati al confine per pattugliare la frontiera tra i due Paesi, che spesso viene attraversata a piedi dai migranti che cercano di arrivare in Francia.
Darmanin ha anche confermato che nove Paesi europei si sono impegnati ad accogliere i due terzi dei 234 migranti soccorsi dalla Ocean Viking. La Germania dovrebbe ricevere un'ottantina di persone, mentre altre dovrebbero andare tra Croazia, Romania, Bulgaria, Lituania, Malta, Portogallo, Lussemburgo e Irlanda. Il ministro, però, ha anche precisato che "coloro che non potranno ottenere l'asilo ripartiranno direttamente verso il loro paese di origine". Insomma, non è detto che tutti i migranti saranno accolti, alcuni potrebbero essere rimpatriati molto presto.
Ieri la Francia aveva anche annunciato la sospensione dell'accoglienza di 3.500 migranti dall'Italia. Si respirano veri e propri venti di crisi diplomatica tra i due Paesi. Da parte sua il presidente francese Emmanuel Macron ha definito "incomprensibile e disumana" la decisione italiana di non concedere un porto alla Ocean Viking, lanciando un appello agli altri Paesi perché anche loro interrompano gli accordi per la redistribuzione dei migranti arrivati in Italia.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha parlato di una "reazione sproporzionata" e ha spiegato che Roma ha tenuto il punto per dare un segnale al resto dell'Europa. Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ha accusato l'Europa di una solidarietà solo "sbandierata".