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La nuova promessa di Berlusconi: “Dimezzerò i parlamentari”

“In lista c’è troppa gente che vuole arricchirsi con la politica, basta scandali come quelli di Fiorito e Lusi: riduciamo del 50% i componenti di Camera e Senato”. annuncia il Cav, in un’intervista a “Canale Italia”. E ancora: “Garantisco l’abolizione dell’Imu, il costo è di 4 miliardi”.
A cura di Biagio Chiariello
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Berlusconi all'arrivo alla Stazione Centrale di Milano con la Pascale

Anno nuovo, vecchi proclami. Nella prima uscita mediatica del 2013, Silvio Berlusconi fa una nuova promessa ai suoi elettori: «Dimezzerò i parlamentari». Lo fa intervenendo in un collegamento telefonico con il programma televisivo Notizie oggi in onda su Canale Italia. Cita i casi Lusi, Fiorito e Penati e alla luce di questi «fenomeni scandalosi abbiamo deciso di mettere in lista gente che non ha bisogno di arricchirsi con la politica». Il Cav. vuole persone che siano «protagoniste della vita civile» e sopratutto «che sottoscriveranno il patto per la riduzione del 50% dei componenti di Camera e Senato, e contemporaneamente il dimezzamento degli emolumenti, e una carriera parlamentare di massimo di due legislature per tutti».

Ma non è tutto. Il candidato premier del PdL rilancia quello che ormai è diventato uno dei cavalli di battaglia della sua campagna elettorale: l'abolizione dell'Imu. La tassa sugli immobili, peraltro  introdotta a Marzo 2011 dallo stesso Governo Berlusconi con un apposito decreto legislativo, è «uno dei molti errori dell'esecutivo tecnico di Monti che ha adottato la dottrina dell'austerità» attacca Berlusconi. «I consumi sono crollati, la disoccupazione è aumentata, molti settori sono in difficoltà, gli italiani hanno paura» continua nell'intervista a Canale Italia. Insomma, per il Cavaliere si deve «tornare alla politica di prima, bisogna ripartire dall'ottimismo, meno tasse sul lavoro e sulle imprese». Per questo motivo «garantiamo l'abolizione dell'Imu nel primo Cdm» promette. «Per noi la casa è sacra, la mia è una volontà assoluta». E ribadisce la sua ricetta: «Abbiamo già pronto il provvedimento. Il costo si aggira intorno ai 4 miliardi. La copertura della spesa sarà presa» intervenendo «sulle scommesse, sui giochi, sui tabacchi e sugli alcolici. Si tratterà di due o tre anni per questi aggravi».

Berlusconi è sicuro dei suoi mezzi. Dice «non aver mai fallito un obiettivo» sia nel settore dell'imprenditoria che nello sport. Dunque, «è possibile che improvvisamente sia diventato incapace?» si chiede. E a sua volta si risponde, spiegando che con la Costituzione attuale non è possibile governare: «Occorre metterci mano, perché il presidente del consiglio non può cambiare un ministro: se lo deve fare deve sfiduciare se stesso. Inoltre – prosegue il Cavaliere – non esiste il decreto legge se non sotto il vaglio del presidente della Repubblica. Il disegno di legge mediamente ci mette 450 o 600 giorni a passare il vaglio di Camera e Senato e quando diventa legge di originale mantiene solo il titolo».

Guardando alle prossime elezioni Berlusconi si appella ai moderati indecisi invitandoli a non disperdere il voto verso i partiti del "centrino", cioè «quei piccoli partiti che agiscono non in funzione dell'interesse generale, ma per gli interessi del loro piccolo leader». In altre parole «tutti voti che vanno a favore del Pd di Bersani o al partito di Vendola. A questi elettori che avessero il desiderio di dare il voto al centrino dico: scelgano la strada migliore, diano il voto direttamente al Partito democratico», suggerisce l'ex presidente del Consiglio. Non manca la stoccata a Monti. Votare il prof? «Credo – conclude – che non lo si possa fare se non su una base di simpatia personale, non vedo altri motivi. Spero che gli elettori scelgano la strada migliore, diano il voto direttamente al Partito democratico, piuttosto che sostenere il centrino di Fini, Casini e Monti».

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