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La nomina di Vannacci a vicepresidente dei Patrioti è già in bilico: Rn chiede alla Lega un altro nome

La vicepresidenza di Vannacci dentro il nuovo gruppo dell’estrema destra europea rischia già di saltare. Il Rassemblement national, partito di maggioranza all’interno dei Patrioti, non avrebbe gradito la scelta del generale e vorrebbe un altro nome. In attesa della prossima riunione del gruppo, il militare avverte:”Rn non può mettere veti”.
A cura di Giulia Casula
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La vicepresidenza del generale Vannacci all'interno del gruppo europeo dei Patrioti potrebbe essere già a rischio. Ad aver storto il naso per la nomina dell'eurodeputato leghista a uno tra i sei vice della nuova famiglia politica all'Eurocamera sarebbe stato il Rassemblement National.

Il partito di Marine Le Pen, storicamente vicino alla Lega, non avrebbe gradito la scelta di affidare tale ruolo al generale del Mondo al Contrario e sarebbe pronto a chiedere ai colleghi dell'estrema destra di puntare su un altro nome. Secondo quanto riferito all'Agenzia France Press al deputato di Rn, Jean-Philippe Tanguy, la notizia della vicepresidenza a Vannacci sarebbe stata il risultato di "un annuncio unilaterale" da parte del Carroccio. Una decisione a cui i lepenisti "si oppongono", chiedendo alla Lega di optare per un altro tra gli europarlamentare neoeletti.

D'altronde il Rassemblement National rappresenta l'azionista di maggioranza all'interno del gruppo fondato da Viktor Orban, con ben 30 eurodeputati. Non a caso, proprio il leader di Rn, Jordan Bardella è stato scelto come presidente dei Patriots, che in breve tempo è divenuto già terza forza politica a Bruxelles, dopo Popolari e Socialisti.

Immediata la replica di Vannacci. "Non mi risulta che il Rassemblement national possa esprimere veti, soprattutto a valle di una votazione già condotta", ha dichiarato intervistato da Repubblica. "L'elezione dei vicepresidenti è avvenuta all'unanimità, quindi mi sembrano posizioni sicuramente contrastanti con quanto deciso durante il suffragio. Non vorrei che, come al solito, fosse un'amplificazione di una stampa faziosa e di sinistra. D'altra parte anche in Italia ed anche per Repubblica, nonostante le plurime archiviazioni della giustizia italiana, vengo descritto come un razzista misogino e chi più ne ha più ne metta. Tutte accuse infondate, hanno stabilito i giudici, ma fosse per Repubblica dovrei essere in galera", ha aggiunto.

Il generale, insomma, non pare preoccupato dalle riflessioni di Rn, tanto da aver già rilasciato diverse dichiarazioni, proprio in qualità di vicepresidente. "La nostra sarà una compagine che vuole cambiare questa Europa a trazione sinistra, che non cambia faccia o atteggiamento a seconda dell'occasione e solo per sedersi sul carro dei vincitori, che non si professa identitario e tradizionalista per poi andare a sostenere la presidenza von der Leyen", ha detto.

"Ritengo con ragionevole certezza che nessuno del gruppo voterà per von der Leyen e, in qualità di vicepresidente del gruppo, metterò a disposizione le mie pregresse esperienze per costituire una centuria affiatata, compatta, sicura di sé, famelica e pronta al combattimento”, ha aggiunto. "Auspico anche di rappresentare al meglio la mia Patria in modo da farla assurgere alla posizione che si merita per storia, capacità, inventiva e determinazione".

Per il vicesegretario della Lega, Andrea Crippa, quella sulla contrarietà del Rassemblement national alla vicepresidenza dei Patrioti a Roberto Vannacci "è una notizia inventata che la stampa non fa che alimentare. Parliamo di un singolo europarlamentare di Rn a cui non sono piaciute alcune dichiarazioni di Vannacci e ha definite omofobe", ha detto il numero due di Via Bellerio. "Si tratta di una posizione del tutto personale che non corrisponde alla linea dei vertici del partito", ha aggiunto. "Conferme da parte di Rn sul generale? Le abbiamo tutti i giorni, anzi, tutte le ore. La vicepresidenza di Vannacci- che ha tutta la nostra stima – non è in discussione", ha assicurato.

Ma per conoscere le sorti del generale all'interno del nuovo gruppo dell'ultradestra europea bisognerà attendere lunedì prossimo, quando i Patrioti si riuniranno per deliberare. A spiegarlo è un portavoce del gruppo, incalzato dai giornalisti durante il briefing pre-plenaria. "Non posso dirvi nulla", ha risposto, salvo poi rassicurare: "Non c'è alcuna divisione. È un nuovo gruppo composto proprio questa settimana e prenderemo tutte le decisioni a tempo debito".

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