La nave Gnv Azzurra è arrivata a Lampedusa: migranti trasferiti a bordo per la quarantena
La nave-quarantena Gnv Azzurra, mandata dal governo affinché i migranti appena sbarcati in Italia possano trascorrere la quarantena resa necessaria dall'emergenza coronavirus, è arrivata al porto di Lampedusa. Dovrebbe ospitare quasi tutti i migranti presenti nell'hotspot dell'isola, ormai al collasso: nonostante i posti disponibili nel centro siano 95, nelle ultime ore erano arrivate a esserci 910 persone. Il trasferimento dei migranti sulla nave, partita ieri sera da Porto Empedocle, è iniziato questa mattina: in gruppi di 10 persone, gli ospiti dell'hotspot dell'isola stanno salendo sulla nave in cui dovranno rimanere almeno per le prossime due settimane. Come già accaduto per la Moby Zazà, anche la nave Azzurra è stata sottoposta a un'ispezione tecnica per stabilirne l'idoneità come nave passeggeri con sistema di isolamento protetto per l'alloggiamento e la sorveglianza sanitaria dei migranti.
Nelle ultime settimane gli sbarchi nell'isola si erano intensificati: nella notte tra domenica e lunedì erano arrivate, con otto diversi barchini, circa 200 persone. Che erano state trasferite nell'hotspot dell'isola, già sovraccarico. Ora la maggior parte di queste persone, come detto, verrà trasferita sulla nave-quarantena mandata dal governo per gestire al meglio il picco di arrivi registrato nelle ultime settimane. Ieri notte sarebbero arrivati altri migranti, partiti dalla Libia e dalla Tunisia.
"Non possiamo tollerare che si entri in Italia in modo irregolare, tanto più non possiamo tollerare che in questo momento in cui la comunità nazionale intera ha fatto tantissimi sacrifici questi risultati siano vanificati da migranti che tentano di sfuggire alla sorveglianza sanitaria. Non ce lo possiamo permettere, dobbiamo essere duri e inflessibili", ha detto ieri il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Che si sarebbe sentito telefonicamente con il presidente tunisino per affrontare la questione dell'emergenza sbarchi. "Stiamo collaborando con le autorità tunisine, è quella la strada. Io stesso ho scritto al presidente tunisino una lettera. Dobbiamo contrastare i traffici illeciti e i gruppi criminali che li alimentano. Dobbiamo intensificare i rimpatri. Non si entra in Italia in questo modo e in questo momento di fase acuta non possiamo permettere che la comunità nazionale sia esposta a ulteriori pericoli, non controllabili", ha ribadito Conte.