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Niente raddoppio delle multe per chi utilizza cellulari alla guida: salta la modifica alla manovra

Alcuni emendamenti alla legge di bilancio prevedevano il raddoppio delle multe per chi utilizza smartphone e cellulari alla guida dell’automobile, fino a un massimo di 2588 euro. La commissione Bilancio della Camera ha però dichiarato inammissibili le proposte di modifiche sul tema per l’estraneità con le materie trattate nella manovra.
A cura di Charlotte Matteini
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Aggiornamento: La norma che prevede l'inasprimento delle sanzioni per chi usa lo smartphone alla guida e la decurtazione di dieci punti dalla patente è stato dichiarato inammissibile dalla commissione Bilancio della Camera e non sarà quindi messa ai voti a Montecitorio. La misura è stata ritenuta non ammissibile a causa dell’estraneità della materia al provvedimento – la legge di bilancio – in discussione.

Non solo l'obbligo di installazione del dispositivo anti-abbandono volto a segnalare la presenza di eventuali persone rimaste nell'abitacolo, tra gli emendamenti alla legge di stabilità approvati dalla commissione Trasporti della Camera ve ne sono altri che mirano in particolare a raddoppiare gli importi delle multe previste per chi utilizza smartphone e telefoni cellulari alla guida. Le proposte di modifica, che dovranno passare l'esame della commissione Bilancio, propongono che la sanzione prevista attualmente dal codice della strada vari da 322 euro a 1294 euro, con sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente da uno a tre mesi, mentre se lo stesso soggetto dovesse risultare recidivo, dunque compiere la medesima violazione entro due anni dalla precedente, la sanzione amministrativa raddoppierebbe, passando da un minimo di 644 euro a un massimo di 2588 euro, con conseguente sospensione della patente di guida da due a sei mesi.

Numerose le modifiche proposte, la legge di bilancio che verrà definitivamente approvata entro la metà di dicembre potrebbe contenere non solo nuovi obblighi e sanzioni stradali, ma anche nuove tasse. La commissione Affari Sociali, per esempio, ha presentato un emendamento che prevede il rifinanziamento del fondo sanitario attraverso l'introduzione di una tassa sui tabacchi, per un totale pari a circa 604 milioni di euro . Con questa misura, qualora dovesse essere definitivamente approvata, il prezzo di sigarette e tabacchi trinciati potrebbe salire di 20 centesimi.

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