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La mozione di sfiducia contro Alfano non sarà discussa dal Senato (per ora)

La conferenza dei capigruppo e l’Aula del Senato hanno respinto la proposta di calendarizzare la mozione di sfiducia nei confronti del ministro Alfano.
A cura di Redazione
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Come noto, dopo la notizia dell’indagine per abuso di ufficio a carico del ministro dell’Interno Angelino Alfano e del suo vice Filippo Bubbico, il Movimento 5 Stelle aveva immediatamente chiesto un chiarimento parlamentare. I senatori grillini avevano poi deciso di presentare una mozione di sfiducia nei confronti del leader del Nuovo Centro Destra, sottolineando come non dovrebbero esserci dubbi sulla trasparenza dell’operato di colui che ricopre la carica di ministro dell’Interno.

La richiesta del M5S, che per primo aveva denunciato la rimozione del prefetto Guida (vicenda che ha originato l’indagine che coinvolge Alfano), era del resto motivata con toni durissimi:

L'Italia merita rispetto, non merita Alfano. Da lui dipendono Polizia di Stato, Corpo nazionale dei vigili del fuoco, i Prefetti. Il ministro dell'Interno inoltre è componente del Consiglio supremo di difesa. Dovrebbe tutelare l'ordine pubblico, la sicurezza pubblica e i diritti civili. Ricopre delle funzioni che non gli appartengono e sono in antitesi con i propri comportamenti istituzionali e privati. E' giunto il momento che l'indagato, considerato anche la propria incompetenza, incapacità, inadeguatezza e totale mancanza di credibilità si dimetta immediatamente.

Nella giornata di ieri, però, prima la conferenza dei capigruppo, poi l’Aula del Senato hanno bocciato la calendarizzazione della mozione di sfiducia. In pratica, resta confermato il calendario precedente, che prevede la discussione in Aula dei disegni di legge in materia di omicidio stradale e delega riforma della magistratura onoraria, mentre successivamente troverà posto la legge quadro sulle missioni internazionali; dalla prossima settimana poi saranno discussi i ddl istitutivi, rispettivamente, della giornata di ricordo delle vittime dell'immigrazione e delle vittime delle mafie, mentre sarà verificata la disponibilità di Gentiloni a riferire in Aula sulla crisi libica.

Non è escluso, però, che nelle prossime sedute il M5S torni a chiedere la calendarizzazione urgente della mozione di sfiducia, chiedendo nuovamente che sia l’Aula a esprimersi.

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