La moglie e la suocera di Soumahoro sono state rinviate a giudizio nel caso coop
È arrivato il rinvio a giudizio per Liliane Murekatete e Marie Therese Mukamitsindo, rispettivamente moglie e suocera del deputato Aboubakar Soumahoro, ex alleanza Verdi e Sinistra poi confluito nel Gruppo Misto. Le due, che erano state arrestate più di un mese fa in via cautelare per un altro filone della stessa inchiesta, sono al centro di un'indagine della magistratura sulla gestione di alcune cooperative di supporto ai migranti in provincia di Latina. Nello specifico, i reati ipotizzati in questo caso sono fiscali, mentre le misure cautelari emesse alla fine di ottobre a carico di più persone. Si parla – nelle carte che Fanpage.it ha potuto visionare – di una vera e propria "azienda" a conduzione familiare, che avrebbe distratto milioni di euro di fondi pubblici destinati all'aiuto dei migranti, dirottati su conti esteri o utilizzati per spese personali.
L'udienza che si è tenuta questo pomeriggio al Tribunale di Latina ha dato un esito scontato: rinvio a giudizio per le due donne e anche per altre quattro persone. Il gip ha dunque accolto la richiesta avanzata dalla Procura. Murekatete e Mukamitsindo erano già state raggiunte, assieme a un altro parente, da un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nell'ambito dell'altra tranche dell'inchiesta in cui si indaga per frode nelle pubbliche forniture, bancarotta fraudolenta patrimoniale e autoriciclaggio.
Nelle carte di quest'altra parte dell'inchiesta, i magistrati ricostruiscono – attraverso anni e anni di transazioni bancarie – come quasi due milioni di euro di fondi pubblici destinati all’accoglienza dei migranti sarebbero stati usati per alberghi, vestiti, gioielli, ristoranti o trasferiti all’estero. Si parla di un "collaudato sistema fraudolento fondato sull'emissione e l'utilizzo di fatture per operazioni soggettivamente e oggettivamente inesistenti".