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News sul caso Daniela Santanchè

La ministra Santanchè non si dimette: “Sono tranquilla, finora in tribunale ho sempre vinto”

La ministra del Turismo Daniela Santanchè, raggiunta dai cronisti, ha rifiutato di parlare di dimissioni: “Sono tranquilla, in tribunale ho sempre vinto”, ha detto. Aggiungendo, per di più: “Nessuno mi ha chiesto di dimettermi”.
A cura di Luca Pons
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"Ho fiducia nella magistratura, e fino ad adesso in tribunale ho sempre vinto. Andiamo avanti, sono tranquilla". La ministra Daniela Santanchè, indagata per truffa ai danni dell'Inps e per falso in bilancio dalla Procura di Milano, ha detto ai cronisti che non intende valutare le sue dimissioni al momento. Aggiungendo: "Nessuno mi ha mai chiesto di dimettermi". Insomma, ha fatto capire, da parte del governo Meloni non è arrivata la richiesta di fare un passo indietro.

"Non ho nulla da aggiungere al mio comunicato stampa", ha ribadito la ministra. Nel comunicato in questione, aveva usato parole poco chiare per suggerire che le dimissioni fossero comunque un'opzione, ma solo dopo l'eventuale decisione del giudice per l'udienza preliminare di rinviarla a giudizio e dare il via a un processo: "In sede politica, dopo la decisione del giudice dell’udienza preliminare, per rispetto del governo e del mio partito farò una seria e cosciente valutazione di questa vicenda".

Santanchè ha commentato, suggerendo ora che anche un eventuale rinvio a giudizio potrebbe non portarla a lasciare l'incarico: "Non ho mai partecipato a processi mediatici, e non lo faccio ora. Ho fiducia nella magistratura, e fino ad adesso in tribunale ho sempre vinto. Andiamo avanti, sono tranquilla". Di fronte all'ipotesi che nei suoi confronti ci siano altri processi, non mediatici ma giudiziari, ha detto: "Vedremo. Se poi pensate che per una chiusura di indagine uno è condannato, scrivete quello che volete. Sarete contenti se e quando succederà".

Finora, i partiti dell'opposizione sono stati compatti nel chiedere che Santanchè si dimetta, anche prima della decisione del giudice su un possibile rinvio a giudizio. L'eccezione è stata quella di Italia viva di Matteo Renzi. Nella maggioranza, invece, molti hanno deciso di non commentare il caso, ma da Forza Italia è arrivato il sostegno di Antonio Tajani che ha ribadito di essere "garantista fino al terzo grado di giudizio". Oggi, la Lega ha diffuso una nota scrivendo che il Carroccio " è e resta garantista: la vicenda che riguarda il ministro Daniela Santanchè confermerà per l’ennesima volta la compattezza della maggioranza e la piena sintonia tra i leader".

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