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La ministra Santanchè dice che togliere il Rdc è stato il miglior incentivo per gli stagionali

Nel settore turistico c’è una mancanza di lavoratori stagionali, ma secondo la ministra del Turismo Daniela Santanchè il governo ha già varato “il più grande incentivo che potesse fare” per questa categoria: eliminare il reddito di cittadinanza.
A cura di Luca Pons
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"Per i lavoratori stagionali c'è stato un incentivo gigantesco: abbiamo tolto il reddito di cittadinanza. Mi sembra il più grande incentivo che il governo potesse fare, tant'è che oggi la situazione sta un po' migliorando". Sono le parole della ministra del Turismo Daniela Santanchè, dette oggi a a Genova a margine di un evento organizzato dall'associazione di categoria delle compagnie di crociere, Clia.

Il settore turistico affronta da tempo una carenza di lavoratori stagionali. Già negli scorsi anni, il predecessore di Santanchè (l'ex ministro del Turismo leghista Massimo Garavaglia) aveva detto che il reddito di cittadinanza era il motivo per cui mancavano 250mila lavoratori stagionali. L'idea alla base è la stessa: dato che il lavoro stagionale, che è instabile e spesso pagato poco, può non esser "allettante" (come aveva detto Garavaglia), molti preferivano ricevere il reddito di cittadinanza, ed eventualmente cercare delle occasioni lavorative più promettenti.

L'intervento del governo Meloni è stato netto: cancellare il Rdc, e sostituirlo con due forme di sostegno più limitate. Una, l'Assegno di inclusione, riservata solo a famiglie con "non occupabili": over 60, minorenni, persone con disabilità, persone in situazioni di disagio socio-economico seguite dai servizi sociali. L'altra, il Supporto alla formazione e al lavoro (Sfl), è rivolto a chi ha un'età tra i 18 e i 59 anni, con un Isee e un reddito annuale sotto i 6mila euro. Per di più, il Sfl ha una durata massima di dodici mesi, e si riceve solo nei periodi in cui si aderisce al programma personalizzato di corsi di formazione e inserimento nel mondo del lavoro.

La riduzione dei sostegni contro la povertà, per la ministra Santanchè, è stato "il più grande incentivo che il governo potesse fare" per spingere le persone disoccupate a cercare e accettare lavori stagionali. Santanchè ha anche detto che la "carenza di lavoratori" si spiega anche perché "durante la pandemia molti lavoratori del turismo hanno cambiato lavoro, perché il turismo è quello che ha subito di più le chiusure".

Ora, per compensare questa mancanza ci sono anche iniziative per "la formazione e la professionalizzazione", come creare "una scuola di eccellenza" e "ridare lustro agli istituti alberghieri". Ci sono state anche alcune iniziative economiche: "Abbiamo detassato le mance. Abbiamo messo la decontribuzione sul lavoro notturno e festivo", pari al 15% della paga lorda per gli straordinari," che spero possa continuare oltre giugno".

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