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La ministra Roccella dice che i figli si fanno nel “modo classico” con “un uomo e una donna”

La ministra Roccella ha detto che bisogna incoraggiare la natalità accusando chi promuove la cultura dell’anti-famiglia: “I figli si fanno nel modo classico con un uomo e una donna”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Basta alla cultura dell'anti-famiglia, i figli si fanno con un uomo e una donna. La ministra Roccella torna a parlare della natalità, attaccando chi, secondo lei, va contro le famiglie e promuove l'idea che bisogna smettere di fare figli. Sarebbe un retaggio degli anni '60, che secondo la titolare delle Pari Opportunità hanno lasciato l'impressione che procreare sia una cosa sbagliata. Al di là della sua teoria, durante l'intervento agli Stati generali della Basilicata Summer School di Fratelli d'Italia, Roccella ha annunciato nuovi aiuti per le famiglie in legge di Bilancio. Soprattutto per chi fa almeno due figli.

"Per tornare a incoraggiare la natalità bisogna anche fare una politica diversa nei confronti della famiglia, perché i figli si fanno nel modo classico con un uomo e una donna – ha attaccato Roccella – C'è una cultura da molti decenni ormai dell'anti-famiglia, non soltanto una disattenzione sicuramente politica. C'è un attacco dagli anni '60 alla stessa idea di famiglia, sembra che tutti i mali nascano in famiglia, che sia un luogo di oppressione, di cattiveria, di sofferenza". E ancora: "La famiglia è la custodia della nostra individualità, è l'ultimo facilitatore, per esempio, per tutte le persone in difficoltà – ha continuato la ministra – C'è stato certamente un attacco alla famiglia e, in particolare, alla natalità. C'è questa idea dagli anni '60 che bisognava smettere di fare figli, a livello internazionale. La politica del figlio unico in Cina fu devastante, di grande sofferenza per il popolo cinese".

"Il criterio di favorire la famiglia e la natalità diventa uno dei criteri fondamentali su cui muoversi – ha spiegato Roccella – Questo impegno noi lo continueremo con la nuova finanziaria che è alle porte. Quindi, ci saranno sicuramente impegni importanti per il secondo e il terzo figlio". E ha concluso: "Occuparsi della famiglia ma anche della natalità, sono due temi assolutamente connessi anche con le pari opportunità".

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