video suggerito
video suggerito

Leva obbligatoria, la ministra Pinotti: “Valutare ampliamento servizio civile”

A margine della manifestazione degli Alpini la ministra della Difesa ha parlato di una forma di leva obbligatoria declinata in utilizzo dei giovani in ambiti di sicurezza sociale.
A cura di Susanna Picone
1.071 CONDIVISIONI
Immagine

A margine della sfilata degli Alpini a Treviso la ministra della Difesa Roberta Pinotti ha parlato della possibilità di un ritorno a una qualche forma di leva obbligatoria declinata in termini di utilizzo dei giovani in ambiti di sicurezza sociale. Lo ha detto facendo riferimento a un dibattito che non è obsoleto tanto che in Europa “si è riaperto non solo in Svezia ma anche in Francia, dove, alle ultime presidenziali, l'argomento è stato toccato da molti candidati, compreso Macron”.

“Non ho parlato di leva obbligatoria, ma di un progetto degli alpini per coinvolgere i giovani al servizio civile universale”, ha poi meglio specificato la ministra. “Diverse nazioni europee stanno rivalutando una partecipazione dei cittadini a un servizio allo Stato”, ha detto la ministra. “Anche in Italia – ha continuato – si sta pensando a un progetto che possa coinvolgere le aspettative dei giovani che vogliono servire lo Stato”. “Fermo restando – ha chiarito quindi Pinotti – che l'impiego nelle missioni estere è inderogabile al personale professionista, vi sono molti ambiti nella Difesa che si possono prestare anche a una presenza volontaria in forme che vanno delineate”.

L'ipotesi di reintrodurre una ferma obbligatoria a fini di servizio civile per il generale Claudio Graziano, capo di stato maggiore della Difesa, è un progetto che “potrà essere molto utile” sia come “momento di formazione a servizi come la Protezione Civile” sia come “possibilità in futuro di allargare alle forze armate in caso di bisogno”. “In molti anni le forze italiane, diventate professioniste – ha aggiunto Graziano dopo la riflessione della ministra della Difesa – si sono rivelate fra le migliori del mondo. Io ero presente quando la leva è stata sospesa non perché non erano bravi i militari di leva ma perché non potevano essere impiegati in operazioni, visto che l'impiegabilità in operazioni deriva anche dall'addestramento e dalla capacità di operare in ambiti internazionali”. “La possibilità di integrare con un sistema diverso, nell'ambito del Terzo Settore, delle forze a disposizione per la pubblica utilità, per la protezione civile – ha detto ancora – è un argomento che molti paesi stanno studiando e che può servire allo sviluppo del Paese”.

Intervenendo alla sfilata degli Alpini a Treviso la ministra ha parlato di “una festa di popolo emozionante e commovente” e di una comunità “che si riconosce in tutti i grandi valori”. Dopo aver reso omaggio al monumento ai caduti, alle bandiere e labari, la ministra della Difesa è stata accolta dal prefetto di Treviso, Laura Lega. “In tutti i miei viaggi all'estero – ha detto – i colleghi degli altri Paesi mi chiedono degli alpini, credo con un po' di invidia per quanto sono bravi e per le loro capacità. Una forza per questo Paese. Le istituzioni devono essere grate agli Alpini che veicolano un messaggio popolare ma anche molto profondo”.

1.071 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views