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La ministra Lamorgese dice che il blocco del grano ucraino causerà l’arrivo di migranti dall’Africa

La ministra dell’Interno lancia l’allarme sulla crisi alimentare che rischia di colpire i Paesi più poveri, per via del grano bloccato in Ucraina: “Bisogna agire in fretta, altrimenti ci troveremo di fronte a un’emergenza umanitaria con un aumento dei flussi migratori diretti verso le frontiere della Ue”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Accogliere più migranti per farli lavorare, ma anche evitare che i flussi arrivino senza controllo dall'Africa. Per la ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, è il momento – in un certo senso – di riscrivere le regole della migrazione verso l'Unione europea, non solo verso l'Italia. Il vertice con i pari grado europei a Venezia sarà l'occasione per chiedere l'estensione del patto di solidarietà stretto per i profughi ucraini ai flussi che provengono dal Mediterraneo. In ogni caso – spiega la titolare del Viminale in una lunga intervista a Repubblica – il governo sta pensando a un intervento importante: "Le migrazioni mosse da fattori economici e climatici non si possono cancellare, ma possono essere governate anche ampliando i canali d'ingresso legali con quote di stagionali e di manodopera specializzata di cui, tra l'altro, hanno bisogno le economie europee".

Il governo Draghi, su questo punto di cui parla Lamorgese, sta per intervenire: "Siamo al lavoro per varare il prossimo decreto flussi, che dovrà tenere conto delle crescenti esigenze di vari comparti economici". Ne aveva già parlato il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, che lancia allarmi su allarmi da mesi sull'assenza di centinaia di migliaia di lavoratori stagionali che rischiano di mettere in crisi le aziende di settore.

Nel frattempo, però, c'è un altro spettro che si allunga sull'Italia e sull'Europa: quello di una crisi alimentare dovuta al blocco del grano in Ucraina. "Bisogna agire in fretta, altrimenti ci troveremo di fronte a un'emergenza umanitaria con un aumento dei flussi migratori diretti verso le frontiere della Ue", avvisa Lamorgese. Gli sbarchi, tra l'altro, sono già in netta crescita tra aprile e maggio, segnala la ministra. Anche se ormai sappiamo bene che ogni anno, con la bella stagione, le partenze dal Nordafrica aumentano ciclicamente. La richiesta della titolare del Viminale, ancora una volta, è una risposta europea: "Senza una risposta solidale, che va certamente coniugata con altre misure anche in materia di responsabilità, non credo che per l'Unione europea sia possibile governare un fenomeno complesso e strutturale come quello migratorio".

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