La ministra Bonetti (Italia Viva) dice che sul ddl Zan si fida della Lega e di Salvini
Il disegno di legge Zan contro l'omotransfobia continua a far discutere. Sono stati presentati più di mille emendamenti, la maggior parte della Lega, ed è sempre più probabile che il voto slitti a settembre, ma da Italia Viva si crede ancora nella mediazione: "Non ci possiamo permettere di non avere ancora una legge contro l'omotransfobia, quindi non capisco questo tentennamento del Pd che addirittura rimanda a settembre la decisione semplicemente perché di fronte a un testo che Italia Viva ha proposto che condanna l'omotranfobia siccome non è il testo originario non va bene", ha spiegato la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, riferendosi alla proposta di tornare al testo Scalfarotto. La ministra, intervenuta questa mattina ad Agorà su Rai 3, ha sostenuto che su quel testo i numeri in Senato per approvarlo già ci sarebbero. "Se mi fido della Lega? Sì, perché è al governo insieme a noi e poi perché risponderà davanti al Paese di un eventuale cambio di faccia". Matteo Salvini "è stato chiaro sul fatto che serve questa legge".
La ministra ha toccato anche un altro tema particolarmente attuale: l'obbligo vaccinale per il personale scolastico. "Considereremo seriamente all'interno del governo l'ipotesi dell'obbligo vaccinale per chi lavora nella scuola che ha una grande responsabilità", ha annunciato, senza parlare però di tempistiche. È ovvio, però, che bisognerà prepararsi per tempo per il ritorno in classe a settembre: "La scuola ripartirà con le mascherine, perché siamo ancora in una situazione che richiede prudenza – ha spiegato – La didattica a distanza invece questo governo la vuole superare in modo definitivo, è questo l'impegno". La scuola in presenza "è un diritto", ma bisogna "aumentare il ritmo delle vaccinazioni".
Bonetti ha parlato anche della situazione politica nel fronte del centrosinistra: "Il Pd un po' si lascia irretire dalle sirene di Conte, perché insegue il Movimento 5 Stelle sul tema della giustizia laddove c'è una riforma che è certamente un compromesso, ma è una riforma alta, importante, che serve al Paese e sblocca quel meccanismo obsoleto che ha tenuto fermo il Paese e che l'Europa ci ha posto come condizione per ricevere i soldi". Poi ha lanciato un appello ai dem: "Si vuole costruire un'alleanza seria, una proposta riformista, con Italia Viva? Se la risposta è sì, noi ci siamo, altrimenti ognuno andrà su strade differenti". E infine ha attaccato i grillini: "Oggi il Movimento 5 Stelle sta minando nei fatti non tanto la tenuta di questo governo, che ha una solidità politica e istituzionale anche a livello europeo molto forte, ma l'azione nei punti principali che siamo stati chiamati a portare avanti".