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La mascherina non tornerà obbligatoria all’aperto, cosa dice il nuovo decreto approvato dal governo

Il nuovo decreto approvato dal governo non cambia le regole per le mascherine. “La mascherina resta non obbligatoria all’aperto in zona bianca e obbligatoria all’aperto e al chiuso in zona gialla, arancione e rossa”, fanno sapere da Chigi.
A cura di Annalisa Girardi
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La mascherina non diventerà obbligatoria all'aperto. Nelle ultime ore si era parlato della possibilità che anche in zona bianca la mascherina, che al momento va indossata solo nei luoghi al chiuso come ristoranti o mezzi di trasporto, potesse diventare obbligatoria anche all'aperto. Nel nuovo decreto approvato dal governo in Consiglio dei ministri, però, le regole non cambiano: "La mascherina resta non obbligatoria all’aperto in zona bianca e obbligatoria all’aperto e al chiuso in zona gialla, arancione e rossa. Sempre obbligatorio in tutte le zone portarla con sé e indossarla in caso di potenziali assembramenti o affollamenti", si legge in una nota da Palazzo Chigi. Su questo punto quindi non ci saranno cambiamenti in zona bianca. In zona gialla, invece, le regole già prevedono l'uso della mascherina obbligatoria anche all'aperto. Lo stesso vale per la zona arancione o rossa.

Il nuovo decreto approvato dal governo, non cambia le regole per quanto riguarda le mascherine, ma introduce una serie di novità per far fronte ai contagi in aumento. Via libera in questo senso al Super Green Pass, ottenibile solo con vaccino o guarigione, che sarà necessario a partire dal 6 dicembre fino al 15 gennaio (ma con la possibilità di proroga) per accedere a tutte le attività ricreative, come ristoranti, bar, cinema e teatri. Per andare a lavoro, invece, si potrà continuare a esibire il Green Pass "non rafforzato", cioè scaricabile anche con il tampone. Un'altra cosa che non cambia, specificano sempre da Palazzo Chigi, riguarda la durata e la tipologia dei tamponi.

Un'altra novità, infine, riguarda il vaccino: la somministrazione diventerà infatti obbligatoria per altre categorie, come insegnanti, militari e forze di polizia. Al momento era previsto l'obbligo solo per i sanitari.

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