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La Marmolada passa dal Veneto al Trentino: il governatore Luca Zaia promette battaglia

L’Agenzia del Territorio di Roma ha posto fine a un’estenuante battaglia tra Veneto e Trentino, durata oltre 40 anni, e sancito che il massiccio della Marmolada è trentino. La revisione, però, è osteggiata dal presidente del Veneto Luca Zaia, che contesta la decisione e promette battaglia.
A cura di Charlotte Matteini
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Dopo anni di battaglie, la Marmolada è ufficialmente trentina. Una decisione dell'Agenzia del Territorio di Roma ha posto fine alla quarantennale disputa tra la regione Trentino Alto Adige e il Veneto affermando che sui confini provinciali della Marmolada vale quanto stabilito dal decreto del presidente della Repubblica Sandro Pertini promulgato nel 1982 e ribadito anche dal Consiglio di Stato nel 1998, con una sentenza che fissava il confine sulla linea della cresta che da Punta Rocca scende verso il Passo Fedaia, coincidente con la linea di displuvio del monte.

La decisione dell'Agenzia, dunque, sconfessa l'accordo del 2002 tra gli allora presidenti della Provincia di Trento, Lorenzo Dellai, e della Regione Veneto, Giancarlo Galan, che, con la cartografia allegata modificava nei fatti i confini a favore del Veneto. Ma la Marmolada ora torna a essere trentina, anche se l'attuale presidente della Regione Veneto contesta la decisione e si prepara a una lunga battaglia. A sollecitare il pronunciamento dell'Agenzia del Territorio era stato il Comune di Canazei, che aveva rivendicato la revisione dei confini catastali del massiccio della Marmolada a proprio favore ed a scapito di quello di Rocca Pietore.

"Giù le mani dalla Marmolada, la difenderemo con le nostre unghie. Difenderemo quel confine, nel senso che riguarda gli impianti di risalita, attività economiche e identitarie che sono del Veneto. Del resto si tratta di un dibattito che va avanti da decenni, e vogliamo entrare nel vivo con la convinzione di avere una proposta alternativa. Questa è una partita che si potrebbe risolvere con il buon senso, ma mi sembra di capire che il buon senso è stato affidato ai legali, allora continueremo con i legali. Questa è una partita che eredito; se fosse iniziata con noi sarebbe già conclusa perché avremmo trovato un accordo, ho ereditato una partita di scartoffie da paura di sentenze contro sentenze che cercheremo di risolvere", ha dichiarato il governatore del Veneto Luca Zaia.

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