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La manifestazione contro il dl Cutro a Roma, tra Ong, sindacati e politica: “Provvedimento disumano”

C’erano associazioni, Ong, sindacati e anche la segretaria del Partito democratico alla manifestazione contro il decreto Cutro che si è tenuta oggi a Roma. “È un provvedimento disumano”, ha detto Elly Schlein dalla piazza.
A cura di Annalisa Girardi
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In piazza a Roma contro il decreto Cutro c'erano associazioni, Ong, sindacati e anche la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein. Che ha definito "disumano" il provvedimento, in questi giorni sotto l'esame del Senato. La mobilitazione, a cui hanno partecipato centinaia di persone, è stata indetta per protestare contro le politiche migratorie del governo, dalla criminalizzazione delle navi umanitarie allo smantellamento dell'accoglienza diffusa e alla stretta sulla protezione speciale.

"Non vogliamo stare dalla parte di un governo che anche di fronte alle tragedie che avvengono nel Mediterraneo continua a voltare la testa dall'altra parte, continua a spingere per l'esternalizzazione delle frontiere", ha detto Elly Schlein dalla piazza. " Vogliamo dire basta a questa guerra contro le organizzazioni non governative basata sulle bugie perché non dicono mai che solo una piccola parte di chi arriva è salvata dalle Ong. La gran parte è salvata dalla guardia costiera. È fumo negli occhi per coprire la grave assenza di una missione istituzionale d soccorso in mare. Servirebbe una Mare Nostrum europea, ma non hanno il coraggio di chiederla in Europa e fanno le domande sbagliate", ha poi aggiunto. E ancora, continuando a parlare del provvedimento: "Il decreto riesce a smantellare il sistema di accoglienza in modo più violento dei decreti Sicurezza, noi sicuramente ci opponiamo".

La leader del Pd ha anche commentato le parole del ministro Francesco Lollobrigida in merito alla sostituzione etnica. "Le parole del ministro Lollobridiga sono disgustose sono parole inaccettabili da chi ricopre il suo ruolo. Ci riportano agli anni '30 del secolo scorso sono parole che hanno il sapore del suprematismo bianco", ha detto Schlein, affermando di augurarsi che "Giorgia Meloni e il governo prendano le distanze da queste dichiarazioni fatte per altro nel giorno in cui il presidente Mattarella si trova in visita ad Auschwitz".

Alla manifestazione era presente anche il segretario della Cgil, Maurizio Landini: "Trovo vergognoso che anziché affrontare i problemi del Paese di precarietà, evasione fiscale, di ingiustizia si tenti di costruire una cultura della paura di persone che scappano da Paesi dove c'è la guerra e dove sono sfruttati. Credo non si possa tacere difronte a questa ingiustizia", ha detto. Per poi aggiungere: "È evidente che non c'è da fare nuove leggi, c'è da cancellare leggi balorde come la Bossi-Fini e c'è la necessità di strutturarsi, come avviene in altri Paesi, per fare dell'accoglienza dell'immigrazione un elemento di crescita del Paese".

La manifestazione che si è svolta oggi ha lanciato come slogan "Invertire la rotta". Quella del 28 aprile, invece, che si svolgerà sempre a Roma, avrà come motto "Non sulla nostra pelle".

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