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La maggioranza non è d’accordo sulla riforma del Mes: il voto potrebbe slittare a settembre

La situazione resta tesa all’interno della maggioranza per quanto riguarda il Mes. Una linea comune sembra ancora lontana e si profila l’ipotesi di rimandare il voto sulla ratifica della riforma alla fine dell’estate.
A cura di Annalisa Girardi
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Il Mes continua ad agitare le acque nella maggioranza. Che ora ragiona su come prendere tempo, facendo slittare il voto a settembre. Per ora l'approdo in Aula della riforma è ancora previsto per venerdì prossimo 30 giugno, ma i partiti di governo sembrano lontanissimi dall'aver trovato una linea comune.

Da un lato c'è la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che si è sempre detta fermamente contraria al fondo Salva Stati così come è concepito ora e vorrebbe una revisione totale dello strumento, ma sa perfettamente che anche l'Italia prima di qualsiasi altra discussione dovrà dare il suo via libera alla riforma. Ad oggi, infatti, il nostro è l'unico Paese dell"Eurozona a non averla ancora ratificata, bloccando di fatto qualsiasi possibile utilizzo del fondo. E dall'altro c'è Matteo Salvini: diversi esponenti della Lega, tra cui il numero due del partito e ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, si sono mostrati possibilisti rispetto a un via libera, ma il segretario potrebbe decidere di tenere la linea dura e lasciare che sia Meloni a rimangiarsi quanto detto, cedendo sulla ratifica.

La situazione, per ora, resta tesa. E la maggioranza, mostrandosi divisa, offre una sponda all'opposizione. In commissione, del resto, Partito democratico e Terzo polo hanno approvato da soli una proposta di legge per la ratifica, vista l'astensione della maggioranza e del Movimento Cinque Stelle. Se davvero si andasse in Aula a votare venerdì prossimo, potrebbe replicarsi quella stessa situazione.

"Il centrodestra avrà un orientamento comune che si manifesterà al momento opportuno", ha commentato il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Paolo Barelli. Tale momento, però, difficilmente potrà essere tra meno di una settimana. La maggioranza quindi ragiona se non sarebbe meglio chiamare le Camere a votare tra qualche mese, a settembre. O magari prima, in piena estate, quando gli italiani sono in ferie e la notizia del via libera alla riforma del Mes forse passerebbe in secondo piano. Al momento, però, non è ancora stata presa alcuna decisione e la riforma potrebbe ancora arrivare in Aula venerdì prossima.

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