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La Life Support di Emergency salva 105 migranti al largo della Libia: andranno a Brindisi

La Life Support, di Emergency, ha soccorso 105 persone migranti che si trovavano in difficoltà nelle acque internazionali di fronte alla Libia. Tra loro anche diversi minori. Alla nave umanitaria è stato assegnato il porto di Brindisi.
A cura di Annalisa Girardi
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Credits: G. Micalizzi
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La nave Life Support, di Emergency, ha soccorso oltre cento persone migranti, che viaggiavano a bordo di un barcone in condizioni precarie, nelle acque internazionali di fronte alla Libia. Il comandante della nave ha informato immediatamente tutte le autorità competenti del salvataggio effettuato e ai naufraghi, partiti ieri in 105 da Zwara, è stato assegnato Brindisi come porto sicuro di sbarco.

"Abbiamo ricevuto una segnalazione da Alarm Phone e avvertito le autorità competenti della nostra intenzione di andare a verificare la potenziale situazione di pericolo. L’imbarcazione in distress, di gomma e lunga circa 12 metri, non riusciva più a navigare perché il motore aveva smesso di funzionare. Aveva seri problemi strutturali e stava imbarcando acqua. Una situazione di estremo pericolo per la navigazione e per i 105 naufraghi. Inoltre le condizioni del mare stavano peggiorando", ha commentato Emanuele Nannini, il capo missione Sar di Emergency, affermando di aver pensato subito a quanto accaduto a Crotone una settimana fa.

Credits: G. Micalizzi
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"Anche questa era un'imbarcazione in situazione di pericolo, dove le persone stavano rischiano la loro vita per le pessime condizioni in cui si trovava. Siamo qui per soccorrere chi affronta una delle rotte migratorie più pericolose al mondo. Donne, bambini, uomini continuano a essere uccisi dall’assenza di canali legali e sicuri per raggiungere l’Europa. È un dovere portare soccorso", ha aggiunto Nannini.

La segnalazione è arrivata nella notte tra il 6 e il 7 marzo, e il trasferimento di tutti i 105 naufraghi a bordo della Life Support è terminato alle prime ore del mattino. Ora sulla nave umanitaria ci sono 59 uomini e 17 donne, di cui una al settimo mese di gravidanza, quattro bambini accompagnati e 25 minori non accompagnati. Provengono da Nigeria, Gambia, Costa d’Avorio, Guinea Conakry, Sudan, Camerun, Mali, Mauritania, Sierra Leone, Chad, Eritrea, Burkina Faso.

Credits: G. Micalizzi
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A bordo della nave Ong ci sono anche altre 27 persone, tra l'equipaggio, medici e mediatori. Dovrebbero arrivare a Brindisi venerdì mattina. "Quando lo sbarco di tutte le persone soccorse è terminato abbiamo effettuato una prima valutazione sulle condizioni generali di salute dei naufraghi e sembrano buone. Nelle prossime ore inizieremo visite più approfondite. È stata data priorità a una donna incinta all’incirca al settimo mese e non sono emersi segni di gravidanza a rischio", ha commentato Roberto Maccaroni, responsabile sanitario Sar.

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