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La lettera di 260 super ricchi che chiedono di pagare più tasse

Più di 250 milionari con una lettera chiedono ai leader politici riuniti al World Economic Forum di Davos di aumentare le tasse sulle grandi ricchezze.
A cura di Annalisa Cangemi
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Più di 250 miliardari e milionari hanno chiesto all'élite politica riunita per il World Economic Forum di Davos, in Svizzera, di introdurre tasse patrimoniale per contribuire a un miglioramento dei servizi pubblici in tutto il mondo. "La nostra richiesta è semplice: vi chiediamo di tassare noi, i più ricchi della società – scrivono in una lettera aperta, riportata dal Guardian -.Ciò non modificherà radicalmente il nostro tenore di vita, né priverà i nostri figli, né danneggerà la crescita economica delle nostre nazioni. Ma trasformerà la ricchezza privata estrema e improduttiva in un investimento per il nostro futuro democratico comune", si legge nella lettera, che poi lancia un attacco diretto a quel capitalismo "filantropico" che tanto è amato tra le élite economiche.

"La soluzione non può essere trovata nelle donazioni una tantum o nella filantropia; l'azione individuale non può correggere l'attuale colossale squilibrio. Abbiamo bisogno che i nostri governi e i nostri leader prendano l'iniziativa. E così veniamo di nuovo da voi con la richiesta urgente di agire – unilateralmente a livello nazionale, e insieme sulla scena internazionale".

Tra i ricchi firmatari provenienti da 17 paesi ci sono l'erede della Disney, Abigail Disney, l'attore Brian Cox, l'attore e sceneggiatore Simon Pegg e Valerie Rockefeller, erede della dinastia statunitense. Nella lettera, intitolata ‘Proud to Pay' (fieri di pagare), i super-ricchi sottolineano di essere "le persone che beneficiano maggiormente dello status quo".

"Ma la disuguaglianza ha raggiunto un punto critico e il suo costo per la nostra stabilità economica, sociale ed ecologica è grave – e cresce ogni giorno. In breve, abbiamo bisogno di agire adesso", viene ribadito. Un nuovo sondaggio tra i super-ricchi mostra che il 74% è a favore di tasse più alte sul patrimonio per aiutare ad affrontare la crisi del costo della vita e migliorare i servizi pubblici. Un sondaggio, condotto da Survation per conto del gruppo Patriotic Millionaires, ha intervistato più di 2.300 super-ricchi provenienti dai paesi del G20 con un patrimonio investibile di oltre 1 milione di dollari, escluse le loro case, inserendoli nel 5% più ricco. Il sondaggio ha rilevato che il 58% è favorevole all’introduzione di un’imposta patrimoniale del 2% sulle persone con più di 10 milioni di dollari e che il 54% ritiene che la ricchezza estrema costituisca una minaccia per la democrazia.

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