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La lettera del M5S ai senatori Pd: “Non abbassate le pene per il voto di scambio”

Beppe Grillo pubblica sul suo blog una lettera aperta ai senatori del Pd: “Non disarmiamo la magistratura nella guerra alle cosche mafiose. Fuori la mafia dallo Stato!”
A cura di Redazione
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Dopo le polemiche della seduta di giovedì e dopo la mezza vittoria dello slittamento della discussione a martedì, il Movimento 5 Stelle torna alla carica sulla questione del "voto di scambio politico mafioso". I gruppi parlamentari di Camera e Senato hanno infatti pubblicato sul blog di Beppe Grillo una lettera aperta ai senatori del Partito Democratico, affinché non votino la proposta così com'è, ma spingano per il ripristino della versione della legge approvata dalla Camera dei deputati. Come ricorderete, dalla discussione al Senato è emersa la volontà della maggioranza (e non solo) di diminuire le pene per il voto di scambio politico – mafioso (che passerebbero a 4/10 anni da 7/12 anni ), per un provvedimento complessivo che il Pd strenuamente difende (citando anche i commenti del procuratore nazionale antimafia). La polemica però è destinata a continuare, almeno a leggere la lettera dei grillini ai loro colleghi del Pd:

Egregio senatore,

Lei il 28 gennaio votò la punibilità del voto di scambio (il cosiddetto 416/ter) prevedendo pene che andavano dai 7 ai 12 anni. Pene che garantivano il carcere e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici per il politico che si mette a disposizione della mafia in cambio del voto. Alla Camera, il 2 aprile, con un accordo "Pd-Forza Italia-Ncd" le pene sono state abbassate a 4-10 anni, misura che non dà più le stesse garanzie al cittadino.

Quando la norma è tornata al Senato, il suo partito ha presentato emendamenti a prima firma Felice Casson per ripristinare le pene originarie, ma successivamente e inspiegabilmente ha ritirato tali emendamenti, poi fatti propri dal Movimento 5 Stelle.

Martedì, in aula, verrà votato l'emendamento che prevede il ripristino delle pene a 7 – 12 anni. Le chiedo di essere coerente con il voto favorevole che aveva espresso il 28 gennaio. Le chiedo di non ridurre la pena del 40% e di ripristinare la punibilità della messa a disposizione del politico con le cosche mafiose, votando i due emendamenti originariamente presentati dal senatore Casson. Se vuole togliersi qualunque dubbio residuo, legga questa intervista ad Alessandro Milita, il pm del processo a Nicola Cosentino. Non disarmiamo la magistratura nella guerra alle cosche mafiose. Fuori la mafia dallo Stato!

M5S Camera e Senato

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