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“La legge elettorale del M5S scritta online? Macché, non prendete in giro i cittadini”

È la deputata del Partito Democratico Giuditta Pini a sollevare il caso: “Il Democratellum altro non è che la proposta di legge elettorale a prima firma Toninelli e sottoscritta da tutto il gruppo del Movimento 5 stelle alla Camera dei Deputati presentata ad ottobre”.
A cura di Redazione
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Dopo la proposta del Movimento 5 Stelle al Partito Democratico per un incontro di discussione sulla proposta di riforma della legge elettorale, si è riacceso il dibattito in Rete sulla possibilità di un cammino comune per le riforme dei due principali partiti in termini di consenso elettorale. Così l'analisi si è concentrata sulle possibili convergenze fra Italicum e Democratellum, la proposta di legge elettorale del Movimento 5 Stelle, elaborata online grazie al contributo degli aventi diritto al voto sul portale del capo politico del Movimento.

Poco fa però, è stata la deputata del Partito Democratico Giuditta Pini a sollevare una questione che sta facendo molto discutere, con un post pubblicato su LeftWing nel quale si compara la legge elettorale frutto dell'elaborazione online con la proposta presentata già ad ottobre dai deputati del Movimento 5 Stelle. Spiega la Pini: "Quando si dice che la proposta dei Cinquestelle è nata dai cittadini si dice il falso. Non solo per le modalità (al massimo si potrà dire che è quella preferita dalla maggioranza dei frequentatori del blog), ma anche nel merito. Il Democratellum, come è stato rinominato, altro non è che la proposta di legge elettorale a prima firma Toninelli e sottoscritta da tutto il gruppo del Movimento 5 stelle alla Camera dei Deputati presentata il 4 ottobre 2013 con alcune piccole modifiche (qui il testo)".

La Pini articola il ragionamento intorno ad una serie di elementi comuni:

– entrambe sono proporzionali

– entrambe hanno dei collegi intermedi sulla falsa riga del modello spagnolo

– i collegi sono su base provinciale e le città metropolitane hanno una divisione a sé

– in entrambe esiste la possibilità di esercitare  sia il voto di preferenza che la preferenza negativa, ossia la cancellazione di candidati “sgraditi all’elettore” (art. 14 pdl 1657, punti 5.9 e 5.10 proposta di legge Grillo). «Per ogni candidato cancellato l’elettore può esprimere una preferenza aggiuntiva a favore di un candidato della lista scelta o anche una preferenza per un candidato di un’altra lista» (pdl Toninelli ed altri)

– entrambe utilizzano il metodo del calcolo dei resti D’Hont

– la soglia di sbarramento rispetto alla proposta Toninelli è stata alzata dal 2% al 5%

Insomma, a parere della deputata del partito Democratico, "dopo mesi di video del professor Giannuli è emersa esattamente la proposta di legge elettorale presentata nell’ottobre 2013, solo con qualche mese di ritardo: il 21 marzo 2014". Quindi: "Ben venga il dialogo con il Movimento 5 Stelle sulla legge elettorale, ma per favore non iniziamo questo difficile percorso politico e democratico prendendo in giro i cittadini".

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